venerdì 29 febbraio 2008

29 Febbraio

Oggi è il 29 febbraio. Giorno speciale, nella sua unicità tetrannuale. Giorno qualunque, nell'essere un inutile Venerdì. Sono stanco, quindi posto solo una foto, che penso rappresenti lo stato d'animo di tutti noi:


Ah, alla fine non ci sarà nessun Guestbook nell'Anti-Blog, perchè il sondaggio si è chiuso con la schiacciante vittoria del No per 20 a 13. Ringrazio i miei lettori per il buongusto dimostrato.

mercoledì 27 febbraio 2008

Eh, mica posso postare sempre

Mi dispiace, ma non ho tempo per postare. So che tutti voi piangerete un po' per questo, tuttavia vi chiedo di farvi forza e accettare il fatto. Intanto, dichiaro il mio amore per Keira Knightley. Se ti va, Keira, lascia un commento e dammi il tuo numero, che magari si va a prendere uno spritz assieme.

Ah, comunicazione di servizio: se quando aprite l'Anti-Blog dopo un po' vi parte una fastidiosa musichina, sappiate che è il trailer di Sweeney Todd eccetera. Basta premere pausa per fermarlo, non serve prendere a pugni il computer.

lunedì 25 febbraio 2008

Helena Bonham Carter

Accogliendo il suggerimento del signor M, oggi scrivo un post molto corto in cui mi limito a continuare la mia campagna pubblicitaria a favore del film di Tim Burton, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, pubblicando la foto di Helena Bonham Carter, un'attrice che a mio parere ha un suo fascino (e non sono ironico):


Se ancora non siete d'accordo sul fatto che la tipa abbia un "che", cliccate qui o qui. Per me, è proprio Bonham.

domenica 24 febbraio 2008

Post della Domenica

Non mi sembrava giusto lasciar passare un giorno speso quasi interamente davanti al computer senza donare a voi, belli e cari lettori dell'Anti-Blog, almeno un piccolo post. Quindi, ecco a voi il post della Domenica, un post privo di senso & di scopo, eccetto appunto quello di essere un post.
Siccome l'argomento comincia a sconfinare nel filosofico o pseudo-filosofico, e io non ho troppa voglia di scrivere un altro insieme di idiozie del calibro di quelle contenute nella Storia del Coniglio Rosso, vi ricordo di andarvi a vedere Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street e vi auguro una felice chiusura di week-end. Sayonara, cicci.

Ah, state di nuovo Penk. Il fottuto mal di gola ha perso, io ho vinto.

sabato 23 febbraio 2008

Trailer di "Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street"

Ecco il trailer di Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street:

Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street


Ultimo capolavoro di Tim Burton, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street è finalmente uscito ieri nelle sale italiane, con grande gioia di tutti i cinefili degni di questo nome. Oltre al fatto che il regista è un pazzoide geniale, anche gli attori sono dei giusti: Johnny Depp e Helena Bonham Carter per citare i due principali (che sono ritratti nell'immagine sopra).
Io non ho ancora avuto modo di guardare il film, però ne consiglio caldamente la visione a tutti voi e vi rimando qui, qui, qui o al sito ufficiale in italiano, se desiderate altre informazioni.

Storia del Coniglio Rosso

Frugando in una vecchia cantina, mi è capitato fra le mani questo manoscritto (che mi limito a ricopiare e migliorare nella lingua in quei passi dove mi pare poco chiaro), che mi pare tratti della nascita della filosofia e argomenti correlati.

Storia del Coniglio Rosso
Il Coniglio Rosso aveva abitato, per lunga parte della sua vita, in una tana scavata ai piedi di una grande quercia che svettava al centro di una vasta radura nella foresta. La quercia, e la tana che si estendeva attorno alle sue radici, erano state per il Coniglio Rosso un comodo riparo negli anni d'oro della sua giovinezza. Dormiva, usciva all'ora che preferiva, saltellava senza meta nella radura, solo e spensierato, a caccia di trifogli che erano sempre abbondanti visto che era solo lui a mangiarli (gli altri animali della foresta era come se non esistessero, per il Coniglio Rosso: ognuno si faceva gi affari suoi, mangiava il proprio cibo, che era diverso da quello degli altri). E così, il Coniglio Rosso non doveva faticare né lavorare né soffrire in alcun modo per sopravvivere, visto che aveva già pronto tutto quello che gli serviva: la vita era, se volete, un po' monotona, ma il Coniglio Rosso era abituato a questa esistenza spensierata e non sarebbe stato neppure in grado di immaginarsene una diversa.
Ovviamente, questo stile di vita era permesso agli abitanti della foresta fintanto che essi erano tutti erbivori, e si cibavano ognuno di piante differenti. Così era possibile una vita totalmente autonoma, in cui l'individuo era semplicemente se stesso, e ovviamente non esistevano società o famiglie o altre forme di vivere comune: del resto, non ce n'era bisogno; la Natura provvedeva a tutto per tutti e gli animali erano felici.
Tuttavia, erano alle porte grossi cambiamenti. Il Coniglio Rosso se ne rese conto una mattina d'estate, apparentemente identica a tutte le altre mattine, eppure così diversa, a vederla col senno di poi. Il Coniglio Rosso si era appena svegliato e, come suo solito, era uscito dalla tana per farsi una bella scorpacciata di trifogli, sotto il caldo sole estivo che gli tostava la pelliccia e la rendeva più bruna. Era quindi intento a mangiare il primo trifoglio quando si accorse di un fatto di cui non riuscì a capacitarsi lì per lì: nella radura, molti trifogli erano già stati mangiati e al loro posto erano rimasti i gambi, ancora gocciolanti linfa. Già questo, per il Coniglio Rosso, rappresentava un enorme cambiamento: i trifogli erano sempre ricresciuti durante la notte, e alla mattina la radura era sempre stata ricoperta da un nuovo mantello di trifogli freschi freschi, soprattutto se ricoperti di rugiada. Tuttavia, come ho già detto, il Coniglio Rosso non si rese conto immediatamente del cambiamento: o meglio, i suoi occhi registrarono la mancanza dei trifogli, ma il suo cervello non era in grado di darne una spiegazione. Si trattava di un fenomeno mai visto. Una novità assoluta. Il Coniglio Rosso rimase fermo per un po', riflettendo; o meglio, iniziando a riflettere: era la prima volta che cercava di ragionare, di collegare cause ad effetti eccetera, del resto prima non aveva mai avuto bisogno di farlo. Ed ecco quindi che un lieve cambiamento esterno, la preoccupante assenza di trifogli, aveva provocato un enorme mutamento interiore, l'avvio delle facoltà intellettive del Coniglio Rosso. Dotato di questa nuova e sorprendentemente potente arma, il Coniglio Rosso cominciò a formulare varie ipotesi attorno a qualsiasi argomento gli venisse in mente: partendo dal domandarsi chi avesse mangiato i suoi trifogli, prese a porsi domande sempre più profonde, del tipo: perchè sono qui? qual'è lo scopo del mio esserci? chi mi da i trifogli? dove finisce la foresta? cosa c'è al di là? in cosa differiscono da me gli altri animali? perchè penso? cosa sono i trifogli? chi sono io? perchè ho sempre mangiato solo trifogli?
Da questa serie di interrogativi potete facilmente rendervi conto di almeno due cose: la prima, l'estremo interesse del Coniglio Rosso per i trifogli, che, del resto, erano stati per anni (o giorni? Come poteva misurare il tempo, prima, quando nemmeno poteva pensare?) la sua unica fonte di sostentamento; la seconda, il fatto che il Coniglio Rosso, a sua insaputa, aveva dato inizio a quella che oggi noi chiamiamo "filosofia". In ogni caso, a lui di tutte queste cose (la nascita della filosofia, l'oscuro fascino del pensiero, la forza della ragione) importava ben poco: per il momento stava lì, in mezzo alla radura, vicino alla grande quercia, a farsi domande e formulare ipotesi, che preferisco non riportare in quanto erano davvero tante e, ai nostri occhi, squisitamente ridicole: non voglio perciò che vi facciate del Coniglio Rosso un'idea sbagliata, giudicando le sue conclusioni che vi parrebbero sicuramente assurde - non dimenticate che a quei tempi il pensare era comunque un'esperienza totalmente nuova che andava lentamente compresa.
Il Coniglio Rosso era dunque immerso nei suoi ragionamenti, quando fu improvvisamente assalito da un diperato bisogno di compagnia. Mai come in quell'istante, il Coniglio Rosso aveva provato un opprimente senso di solitudine e la necessità di rapportarsi con qualcun altro - possibilmente di sesso opposto al suo. Si trattava, tuttavia, di semplici istinti, affiorati chissà quando e chissà perché nella mente del Coniglio Rosso, accanto all'altra novità, cioè la ragione. Forse, anzi, gli istinti erano arrivati addirittura prima della ragione, ma già allora il Coniglio Rosso non era certo di ciò, figurarsi adesso mentre ricorda questi fatti avvenuti così tante ere fa. In ogni caso, c'erano anche questi istinti, oltre alla ragione, e forse ancora più potenti di quest'ultima. Gli istinti fornivano al Coniglio Rosso delle immagini, degli odori o dei sapori, mentre la ragione gli permetteva di fare collegamenti, di unire immagini o odori o sapori diversi: quindi il Coniglio Rosso cercò di spiegarsi, intanto, cosa significassero quelle immagini che indicavano concetti strani (eppure già familiari) come "compagnia", "altro" o "sesso". Ovviamente, non ne venne a capo.
Il Coniglio Rosso cominciava a spazientirsi. Insomma, quasi sicuramente qualcuno gli aveva rubato i trifogli, che erano l'unica cosa che prima aveva desiderato, poi, con questa storia della ragione, continuava a porsi delle domande a cui però non riusciva a darsi risposta e, ancora peggio, gli istinti lo facevano senire solo e carente, ed erano sensazioni piuttosto sgradevoli che non aveva mai sperimentato. Perchè le cose erano cambiate? Non poteva restare tutto come prima? In relatà, il Coniglio Rosso dovette poi ammettere (ma molto tempo dopo, quando si fu finalmente abituato alla sua nuova condizione), che probabilmente ciò che aveva perso - la sicurezza, l'inidipendenza, la spensieratezza - fosse tutto sommato comparabile con ciò che aveva guadagnato - la ragione e gli istinti - e, del resto, il cambiamento era avvenuto e l'unica cosa da fare era accettarlo.
All'epoca, invece, il Coniglio Rosso non era ancora così ragionevole. Cercò quindi di far finta di niente e riprese a girovagare per la radura masticando trifolgi, facendo bene attenzione a non guardare in direzione di quelli già divelti, la cui vista faceva crescere in lui il dubbio. Tuttavia, si accorse presto che era difficile: carrettate di domande continuavano a germogliare nella sua mente, in attesa di improbabili risposte, e la necessità di trovare qualcun altro si fece sempre più impellente. A un certo punto, il Coniglio Rosso fu costretto a fermarsi e, prima ancora di rendersi conto di quello che stava facendo, scoppiò a piangere sonoramente.
Forse a quei tempi la Natura era ancora in parte incline ada accontentare i suoi figli, o forse il Coniglio Rosso fu semplicemente fortunato, fatto sta che in breve, attratta dal pianto o chissà da cosa, comparve ai margini della radura una coniglia. Appena avvertì la sua presenza, il Coniglio Rosso smise di piangere e, spinto dagli istinti più che dalla ragione, si avvicinò senza timore alla nuova arrivata, la quale, nel frattempo, si era seduta sul suolo erboso della radura.
Quando il Coniglio Rosso fu a pochi metri dalla coniglia, si fermò e si sedette anch'egli, piuttosto imbarazzato (una nuova e fastidiosa sensazione). I due restarono per parecchio tempo a guardarsi semplicemente, dapprima con semplice curiosità, poi con sempre maggior interesse, avendo capito che l'uno era ciò che l'altra cercava e viceversa. La coniglia era molto simile al Coniglio Rosso, per certi aspetti, ma così diversa per altri da renderla, appunto, "altra" da lui, seppure in qualche modo simile. Aveva una folta pelliccia, in tutto simile a quella del Coniglio Rosso, solo di un altro colore, che il Coniglio Rosso avrebbe definito "Erba", ma che ora noi chiamiamo "Verde" (a quel tempo, i nomi di tutte le cose erano diversi da quelli attuali).
Ad un certo punto, la Coniglia Verde parlò:
«E tu chi sei?», disse.
Il Coniglio Rosso sobbalzò al suono improvviso emesso dalla Coniglia Verde. Poi, lentamente, capì. E, ancora più lentamente, rispose (pare che, a quello stato dell'evoluzione, le femmine fossero effettivamente più sveglie dei maschi; è incredibile notare quanto le cose siano cambiate nel frattempo).
«Io sono un coniglio»
«Santo Dio, questo lo vedo bene, bello mio. Quello che intendo è: come ti chiami?»
Le conversazione si faceva sempre più complicata, per il Coniglio Rosso, che aggrottò le sopracciglia e, con grande sforzo, disse: «Io sono il Coniglio Rosso».
«Bene. Piacere di conoscerti, allora, Coniglio Rosso. Io sono la Coniglia Verde» rispose la Coniglia Verde che, com'è chiaro, aveva usato questo trucco di chiedere al Coniglio Rosso come si chiamasse perchè nemmeno lei sapeva bene quale fosse il proprio nome.
Colto da un'ispirazione improvvisa, il Coniglio Rosso esclamò: «Ti va di restare a dormire da me, stanotte?»
«Non vai troppo per il sottile, te, vero?» rispose la Coniglia Verde, scoppiando in una risata allegra. Il Coniglio Rosso lo prese come un sì.

La Coniglia Verde rimase effettivamente a dormire dal Coniglio Rosso, il quale recuperò infretta il dislivello linguistico che li separava. In seguito la Coniglia Verde si stabilì definitivamente nella tana sotto la quercia, e i due ebbero molti figli, di vari colori. Un primo nucleo familiare si era formato, e la via verso la nascita di una società era, seppur lunga e accidentata, un po' più sicura di prima. Ma questa è un'altra storia.
Spero vi sia piaciuta.

venerdì 22 febbraio 2008

Long live Keith Richards!


Keith Richards. Un uomo a cui il rock deve molto. Padre di Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi 3, e suo amico nella vita, il chitarrista dei Rolling Stones sembra non aver minimamente perso colpi dopo la famosa caduta dalla palma (che lui, in un'intervista, definisce "un fottuto arbusto") nè dopo la presunta sniffata di ossa paterne.
Lunga vita a Keith Richards, l'uomo a cui centinaia di medici hanno predetto per anni una morte brevi tempore, e che invece è tuttora tra noi rockeggiando come mai.
Lunga vita a Keith Richards, che ha fatto tante cazzate ma ne è sempre uscito fuori vivo.
Lunga vita a Keith Richards, che è vecchio fuori ma giovane dentro.
Lunga vita a Keith Richards, che ha detto che non gli piace nessuna delle nuove band ("Sono tutte dei sacchi di merda").
Lunga vita a Keith Richards, l'uomo che continua a sfidare la morte (e, per ora, a vincere).

giovedì 21 febbraio 2008

Siete tutti degli ipocriti di m...

Avevo bisogno di una cosa. Un favore, chiamiamolo così. Mi serviva qualcuno che facesse una telefonata, perchè sono senza voce e, dunque, non posso parlare. Avevo bisogno di qualcuno che sostituisse le mie corde vocali. Su messenger c'erano solo F3dR, alias il suonatore di banjo sossanese, Cocco, alias l'nRA, e la Boscosa (o Selva), alias la donna più egoista & egocentrica che io abbia mai conosciuto (è probabile che usi parecchi strati di biancheria intima proprio per isolare il suo prezioso e spocchioso "io" da questo mondo troppo poco perfetto per lei). Chiedo ai tre "amici" (pff...), per favore, di fare questa fottuta telefonata. "Eh, non posso, inizia un film". "Eh, non posso, ho gente a cena". "Eh, non posso, non ne ho voglia". Nessuno poteva. Perchè? Perchè mai, mi chiedo. E mi rispondo: perchè sono tutti degli ipocriti di merda!


Bah. Sono un uomo afono che cerca di urlare al mondo cose che nessuno, comunque, avrebbe la voglia o la capacità di ascoltare e comprendere.

Non state Penk. Penk sono io, e basta. Voi siete tutti degli ipocriti di merda, almeno fintanto che non avete mal di gola.

Banner. L'inizio di una nuova tendenza (nel senso di moda)

Come promesso, ecco i codici html dei banner che ho fatto negli ultimi due giorni. D'ora in poi posterò regolarmente i codici di tutti i banner che creerò. Sarete un po' contenti?

Banner AntiBlogger Nero
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Banner AntiBlogger Blu
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Banner de "il Plog" di Ste
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Banner del blog su myspace della Betta
[a target="_blank" href="http://bettusca.spaces.live.com/"/][img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZYF4MXO0ygFWdG5zoJ9V0eC7x3QD7Dh42iyAweUhIRxgUIEwXIOBat8ek31Q2_NA8lmzFauHFRB2F4sfd7O8RuHmXFgWtm0bdN39M5lpux1sWUzDtv34b7BUoze-U2LKbGDD9NlomuBYt/s660/Betta'sBlog.JPG"/][/a]
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Banner Keith Richards official website
[a target="_blank" href="http://www.keithrichards.com/"/][img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmY1-HDaBtta_lrVo7HvDEOrNCOAxqAy8PtIeqKkbyO-HniEUW_fkZXL1hk5Sf_Q2djLZGZ2uGEiN_vTqTjda7yAvtlWiX2j1O9BBFwvU1q5BIGMjddi6-I9Hcxfo3UGpb2uSu3E0EteO8/s1600-r/Keith+Richards2pi%C3%B9piccolo.JPG"/][/a]
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Banner del sito del PD
[a target="_blank" href="http://www.partitodemocratico.it/"/][img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW6cyWGCAuDzogbWzV5jNv05RkUXFt7WQoAUf5MEd_Uh7xO1F-tF4EQp9HWIanGYWfHkgi9HUhZFvvQUrbKWakBLBlKryGyOvo6cyz7sBdsXGVmpxMr_nerf9AsWA05Vak0-m1ksMC3ZNh/s220/VotaWalterVeltroni.bmp"/][/a]
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Banner del blog "Fermenti Democratici"
[a target="_blank" href="http://fermentidemocratici.ilcannocchiale.it/"/][img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH1HOrfVMqx-h7zmeTBvkE4SISXCeZI-oCByInIJ2dTtka7rYDWoOzev63QLgZcyLK5MaDw-yhNrPM3Qetq6QIC8YdOZh8-jA5a9mgb_owUyxBkrUtOYqeHicJMWrD96dWP0HY697gBzA_/s220/GgiovaneDemograticoVotopure.jpg"/][/a]
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Per usare il banner, copiate il codice (occhio a selezionarlo tutto), sostituite i simboli "[" e "]" con "<" e ">" e incollate il codice ottenuto in un testo html.

mercoledì 20 febbraio 2008

Dare un titolo a questo post è estremamente difficile, per cui credo sia saggio non dargliene alcuno.

Rieccomi, dopo ben 3 ore dall'ultimo post. Volevo finire un paio di discorsi iniziati, ma in questo cazzo di Anti-Blog è praticamente impossibile, ad ogni post mi perdo in centinaia di risposte, domande, critiche e semplici cazzatine. Comunque ci provo.
Per far contente due simpatiche personcine, ringrazio il signor M e Maria per essere due commentatori indispensabili e infallibili, l'uno per via della quantità dei commenti lasciati, l'altra per la qualità degli stessi. Con questo non sto dicendo che i commenti del signor M siano scadenti, anzi. Ragazzi, continuate così!
Passando ad argomenti più interessanti, pare che il nostro Rotondo Amico (che, a causa della frequenza con cui viene citato, verrà d'ora in poi indicato con la sigla misteriosa di nRA), pare, dicevo, che l'nRA abbia da Sabato iniziato a uscire con la Bambi di cui al post I'm Back, iniziando quella che sembra poter diventare una solida love-story. Ma a noi rockers non ce ne frega una beata cippa di queste storie da donnine, vero gente? Quindi passiamo alle cose serie.
Saluto la mia cara amica Boscosa (o, come preferisce il signor M, Selva) che, avendomi diffidato dal parlare ancora della sua biancheria intima nell'Anti-blog, mi obbliga (dehehe) a rincarare la dose, rendendo pubblica quella che fino a pochi minuti fa era una notizia top secret: non solo la suddetta Boscosa è solita indossare svariate canottiere contemporaneamente, ma pare che abbia lo stesso atteggiamento "moltiplicativo" nei confronti di qualsiasi capo d'abbigliamento sia nascosto alla vista altrui, ovvero mutande, calzetti, ecc. Di recente, inoltre, è stata avanzata (non da me, io riporto solo i fatti, ambasciator non porta pena) l'agghiacciante ipotesi che quella che pare una giovincella spensierata sia invece un mutante extraterrestre, ipotesi sostenuta da avvistamenti (pare) di corna sulla cute della giovincella stessa (eddai Selva, lo sai che ti vogliamo tutti bene...).

Andando oltre, vorrei sottolineare un grande successo e un triste fallimento dell'Anti-Blog: il successo a cui mi riferisco è, ovviamente, la netta vittoria (almeno per ora) della sfida contro l'AntiAntiBlog che, mentre l'Anti-Blog (l'Unico, l'Originale) superava le 500 visite, era (ed è ancora) lontano dalle 200. Perciò, invito Pila ad ammettere la sconfitta, ridarmi il suo portafoglio e andare a Lourdes.

Metterò a disposizione i codici html dei bellissimi banner dell'Anti-Blog e anche di tutti gli altri che ho creato in questi pazzi giorni di mal di gola.
Vi prego ancora di notare il completo re-style (lo so che probabilmente l'ho scritto sbagliato, ma all'inglese fa comunque più stile) che ho regalato a questo pazzo gingillo elettronico che è ormai diventato l'Anti-Blog. Una specie di sonaglio evoluto (e neanche tanto). Sappiate, in ogni caso, che per fare quello che ho fatto ho dovuto lavorare in html. E io non so neanche cosa vuol dire "html".

Ho grassettato volutamente parole che non andavano, a rigor di logica, grassettate.

Votate i sondaggi. Amate l'nRA. Odiate la Bambi. Odiate gli Emo (cioè, tutti tranne quelli che oggi compiono gli anni). Amate il prossimo vostro. Ma soprattutto, state Penk.

Ah, voglio fare un PS, non ne ho mai fatto uno in questo bel blog.
Quindi...
PS (dedicato a F3dR):
Hp: assiomi, teoremi dell'algebra tutta
Th: y²=x² se e solo se y-x=0 v y+x=0
Dim: y²=x²; y²-x²=0; (y-x)(y+x)=0 se e solo se y-x=0 v y+x=0 (per la legge dell'annullamento del prodotto), c.d.d.
(Quindi, il grafico di y²=x² è l'unione delle due bisettrici dei quadranti del piano cartesiano)
Confutami questo, adesso!
[E Pascal è un buffone: scommetti tu la tua vita, se vuoi, io non ci sto: il rapporto tra 1 (vita) e 0 (vita persa) è lo stesso che tra infinito (vita eterna) e 1 (vita). Fa sempre infinito.]

New Anti-Blog by CosimoAntiBlogger

Superate le 500 visite, ho pensato bene di cambiare un po' l'aspetto dell'Anti-Blog. Non contento, ho creato anche un paio di banner che troverete sparsi in giro, soprattutto in fondo alla magica colonnina.
Pare che il nostro Rotondo Amico sia, per il momento, giudicato un possibile pedofilo dalla maggior parte dei lettori. Tuttavia, seguendo il consiglio del signor M (ormai assiduo commentatore dei miei post), vi rimando a http://isd.olografix.org/faq/cod_pen.htm, dove potrete vedere chiaramente che di pedofilia non si tratta.
Ora scappo.
State Penk.

domenica 17 febbraio 2008

Menomale che Silvio c'è

Signori, ecco il nuovo inno del Popolo della Libertà, che credo si commenti da solo:

Post organizzativo

Aggiornamenti sull'Anti-blog:
  1. Come forse avrete notato, ho spostato la foto del mare in fondo alla pagina, rendendomi conto del fatto che occupava spazio inutilmente;
  2. Ho deciso di mettere in basso anche tutti i sondaggi già chiusi, quindi se volete vedere cosa ne pensano i lettori dell'Anti-blog su i più svariati temi scrollate a manetta e avrete soddisfatta la vostra curiosità;
  3. Ho tolto il mio profilo personale perchè era proprio pessimo e non mi piaceva per niente; l'ho quindi rimpiazzato con una bella immagine dell'AntiBlogger per eccellenza, cioè il sottoscritto, con tanto di descrizione-cazzata;
  4. Anche se avevo promesso che l'Anti-blog avrebbe avuto pochissimi riferimenti a fatti accaduti realmente e avrebbe trattato solo argomenti insensati, mi sono sentito in dovere di inserire nella magica colonnina alla destra dei post questa potente pubblicità elettorale:
  5. Ho aggiunto un nuovo sondaggione potentissimo, sempre nella magica colonnina, sul nostro Rotondo Amico e la sua Bambi: votate in massa, senza pudore (chi volesse approfondire l'argomento clicchi qui);
  6. Ho riordinato la magica colonnina;
  7. Sono intenzionato a mettere un Guestbook (che fa molto myspace, ma ceste), ditemi cosa ne pensate votando l'apposito sondaggio.
VotaWalterVeltroni

sabato 16 febbraio 2008

I'm back

Signore e signori, sono tornato. Il computer funziona ancora male, ma io ci sono, sprezzante del pericolo e pronto a bestemmiare per 3,12 ore se il computer si dovesse spegnere all'improvviso. Comunque, per il momento ci sono.
Prima di continuare col post, vorrei avvisare i lettori del fatto che ciò che vado a scrivere e a mostrarvi tramite immagini potrebbe offendere la vostra religione, la vostra razionalità e le vostre funzioni biologiche. Quindi preparatevi a soffrire. Detto questo, pronti, via!
L'Anti-blog decolla, un po' più lentamente del previsto e di quello che facevano pensare i dati del signor ShinyStat relativi ai primi giorni di Febbraio, ma in ogni caso decolla e dall'alto dei cieli vede molte più cose di quel che ci si potrebbe aspettare. I nostri inviati riferiscono, ad esempio, che ieri il nostro Rotondo Amico abbia bestemmiato 239 volte guardando verso Nord, 121 verso Sud, 23 verso Sud-Est, 89 verso Ovest e 2 verso Nord-Nord-Est; pare inoltre che la Preside di un liceo scientifico vicentino diverso dal Quadri ma non ben identificato abbia mangiato, nella giornata del 12 Febbraio 2008, 286 panini al salame di cinghiale sardo con un po' di salsa rosa; da Sossano arriva la tragica notizia della morte di 12 persone e 29 mucche che, dopo aver sentito un assolo di banjo eseguito dal signor Naso, sono rimaste per più di venti ore a bocca aperta, perdendo per evaporazione tutti i propri fluidi corporei; un nostro informatore particolarmente audace ci fa sapere che il numero massimo di canottiere mai indossato dalla signorina Boscosa sia quattro (non sforzatevi nemmeno di pensare come può aver fatto). Tutte notizie eccezionali, certo, che potete trovare solo sull'Anti-blog. Tuttavia, ho tenuto per voi una specie di ciliegina sulla torta.
Non urlate.
Non auto flagellatevi.
Non piangete.
Non tagliatevi le vene.
Piuttosto, scappate, in fretta, verso il Messico.

Ecco a voi...
LA MISTERIOSA DONNINA CHE CONTINUA A SCRIVERE AL NOSTRO ROTONDO AMICO!
(Per chi non l'avesse capito, è ovviamente la terza a partire da destra, con la felpa rosa)

Signori, adesso devo andare. Dovevo scrivere dell'altro in questo post, ma non ne ho avuto il tempo. Prima di chiudere, riflessione: che culo che il computer non si è impiantato.
Ah, avrete forse notato dei lievi cambiamenti nell'impaginazione dell'Anti-blog: non vi preoccupate, non è un allucinazione, ho davvero cambiato delle cose. Ve lo spiegherò, probabilmente, nel prossimo post. Nel frattempo, state penk.

Movimento No-Emo.
R&R 4ever!
Feelin' so Penk.

venerdì 15 febbraio 2008

Computer morto. Pila battuto.

Gente, il mio computer non funziona più. Fino a quando non l'avrò rimesso a posto non posterò più. Non piangete. State tranquilli, tornerò. Intanto, vi mostro una chicca, in risposta ai video di recente postati da Pila, il mio ormai famoso rivale.


venerdì 8 febbraio 2008

La fine? (Feelin' so Penk)

Ormai è Venerdì. Ciò vuol dire che domani è Sabato, il giorno del divertimento per eccellenza. Non ho intenzione di rilasciare commenti sul mio Sabato. In realtà, non ho intenzione di rilasciare nessun commento. L'intento di questo post è solo quello di farvi riflettere su un paio di cose:
  1. L'Anti-blog ha superato le 300 visite, mentre l'AntiAnti Blog di Pila è fermo a 126 (al momento attuale), meno della metà. Questo vuol dire che il più anti sono io? Non lo so. Però finchè il caro Pila scrive post solo per comunicare al mondo che si andrà presto a tagliare i capelli, beh, posso anche capire perchè la gente non è entusiasta del suo anti(?)blog.
  2. La gente sembra invece essere piuttosto entusiasta di questo Anti-blog, o, quantomeno, in qualche modo attratta. Si spiega dunque la valanga (ok, sto esagerando) di commenti che in questi giorni ha sommerso i miei post; commenti, lo devo ammettere, spesso "stimolati" da quel gran rompicoglioni che è il sottoscritto. Se vi ho scocciato troppo con frasi del tipo "Ei, vecchio, sgamati il mio nuovo post", vi chiedo scusa. Non lo farò più (forse, dehehe). E qui arriviamo al terzo punto.
  3. Oggi è Venerdì, si diceva. Ma è anche il mio ultimo giorno di reclusione forzata dovuta a influenza; di conseguenza, è anche l'ultimo giorno passato con attenzione quasi maniacale a lavorare sull'Anti-blog. Questo non vuol dire che il progetto "Anti-blog" sia finito, no (ci speravate, eh?). Anzi. Significa solo che lo trascurerò un po', come è giusto che sia e come molti di voi mi hanno fatto notare che dovrebbe essere.
  4. Mmm... ho perso il filo.
  5. Ah, sì. Avrete senz'altro notato che nella simpatica colonnina alla destra dei post è di recente comparso un bell'i-pod canterino, che al momento mette a vostra disposizione ben 11 canzoni. Vorrei spendere due parole riguardo alla loro scelta: delle 11, quelle dei Ramones, Immigrant Song dei Led Zeppelin, Sloop John B dei Beach Boys e quella degli AC/DC le ho scelte perchè effettivamente sono tra le canzoni preferite, che ascolto in continuazione; Imagine di John Lennon c'è perchè, tanto per citare Rolling Stone Italia, "per lui doveva essere un manifesto comunista, ma tutti lo associano all'immaginario peace&love" e ho messo Revolution dei Beatles perchè è una gran figata di canzone. Le due canzoni degli Offspring ci sono perchè fanno molto penk moderno e comunque fanno sempre la loro figura. Pictures of you, dei mitici "The Last Goognight" è, invece, in elenco per motivi che non vi è dato sapere. Si potrebbe dire che è una dedica a Pila.
  6. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno letto i miei post e, soprattutto, li hanno commentati, ringraziandomi, dandomi dei consigli o semplicemente insultandomi. Gente, siete i migliori.
  7. Forse c'era anche un punto sette, ma ceste me lo sono dimenticato
R&R 4ever. Movimento No-Emo. State svegli.
Feelin' so Penk.

giovedì 7 febbraio 2008

Ultime da Vicenza

Secondo quanto ci riferisce il nostro inviato, erano le 23.43 di questa notte quando due loschi figuri (probabilmente spie del KGB, a giudicare dal pesante odore di vodka che li circondava come una nube tossica) si introducevano in casa Piddu, in via delle Api n°14 a Vicenza, con il probabile intento di rapire il ricco commerciante di merluzzo sardo (specie protetta ed in via d'estinzione, nonchè unica varietà di merluzzo sviluppatasi nel mediterraneo, ndr), Piergiorgio Piddu. Il signor Piddu, anch'egli, come il suo amato pesce, di origini sarde, è residente a Vicenza dal lontano 1990, quando scappò dalle sua terra a causa di uno scandalo mediatico che coinvolgeva una giovane contorsionista cinese, un pappagallo e un krapfen al cioccolato. Dal momento in cui prese possesso dell'antico palazzo di via delle Api, il signor Piddu fu il contribuente più zelante del comune di Vicenza, si guadagnò la fiducia delle autorità (e in particolare di tutte le giunte di centrodestra che si succedettero ininterrottamente al comando della città) e poté così continuare a gestire i suoi (loschi) affari indisturbato. Purtroppo per lui, la potente mafia russa, dominatrice storica del racket del merluzzo protetto, cominciò a tenere d'occhio i traffici vicentini già dal 2002-03 (secondo una vecchia indagine della Procura di Arezzo) e, evidentemente, iniziò anche ad architettare il sequestro del signor Piddu. Sequestro che sarebbe dovuto avvenire appunto stanotte per opera di due "esecutori", spie del KGB (ipotesi a cui si accennava già sopra) o scaricatori di porto bielorussi, secondo quanto risulta dalle prime indagini. Sequestro che, tuttavia, non è avvenuto, grazie al formidabile intervento delle forze dell'ordine & della pace, guidato dal corpo speciale dell'Esercito Italiano, i PVMA ("Picchiatori Veneti Ma Anche Italici"), precedentemente allertato da una soffiata della Cia, ottenuta, pare, in cambio di 35 pecore calabresi più un capomafia newyorkese latitante in Sicilia, nel paesino d'origine. Al termine di questa bella storia, che potrebbe ricordare una trama di uno scadente telefilm serbo ma che purtroppo si è svolta a pochi passi dalle nostre calde e sicure abitazioni, c'è una scazzottata generale tra neofascio-nazisti e russi (o bielorussi, a questo punto) ubriachi con tanto di manganellate gratuite a un paio di esponenti della SD giovanile cittadina che passavano di lì per caso, il tutto in nome dell'Ordine & della Pace. Dopo aver raccolto i resti degli emissari della mafia dell'Est, la Polizia, giunta sul luogo a cose fatte, ha mandato a casa tutti, mentre i camerata inneggiavano al Duce festosi e festanti in mezzo a cori di "eja, eja..." eccetera. Già che c'erano, tornando a casa i simpatizzanti di Storace hanno: picchiato una vecchietta che cercava di attraversare la strada, dato fuoco ad un gatto nero perchè porta sfiga, dato fuoco ad un piddino perchè alla fine "quei bastardi del PD sono tutti dei comunisti", dato fuoco a un camerata perchè l'avevano scambiato per un piddino, stuprato 12 donne di mezz'età e 44 pecore sarde al pascolo, scritto su 346 muri "Viva il Duce" (in un momento di alta creatività), preso ufficiale possesso di un gran numero di territori che subito sono stati ammessi all'Impero Italico, bevuto 290 litri di birra e tirato 89231 rutti ma di quelli forti come solo gli uomini veri sanno fare. L'ammontare dei danni, calcolato attorno ai 236.000.000 di euro, è stato addebitato al leader dell'opposizione locale, in quanto "Come al solito, sono stati i comunisti a provocare. Era così una volta, era così adesso."
Il signor Piddu ne è uscito, miracolosamente, illeso, anche se pare ci siano stati per lui attimi di terrore, come testimonia la foto scattata dal nostro inviato:

mercoledì 6 febbraio 2008

Io posto quanto mi pare & piace

Anche senza motivo.
Chiaro?

Anti-blog?



Trovo difficile iniziare questo post; so quello che devo scrivere ma non so come scriverlo. Dunque potrei non riuscire ad essere chiaro. Non che me ne freghi tanto.
Cominciamo.
Questo è l'Anti-blog, e fin qui ci siamo. Il significato di questo concetto, tuttavia, probabilmente non è così immediato ed univoco neppure a me che ne sono il creatore. Dopo questo pessimo inizio, posso proseguire spedito verso un baratro di insensatezza.
L'Anti-blog dovrebbe rappresentare una potente ribellione al mondo dei blog, quella specie di universo parallelo parzialmente intersecato con il nostro. Chiaramente, non lo fa. Questa cazzo di pagina web non è per niente ribelle. È così ben inserita in mezzo alle altre che non si nota minimamente la differenza. L'Anti-blog non è utile, non è bello e non ha stile. Non che fossero quelli i suoi (i miei) obbiettivi. Però non riesce ad essere neanche anti. Quindi è contraddittorio. Complimenti, Cosimo.
...
Forse sto scrivendo un mucchio di stronzate, non lo so. In ogni caso, quello che voglio dire è semplice. In questi primi tre giorni di "vita" dell'Anti-blog ho perso un sacco di tempo della mia vita per postare, commentare e pubblicizzare il mio esperimento. E mi sono comportato come un normalissimo blogger. Ho, di fatto, cercato di trasportare parti della mia vita in un maledetto qualcosa che alla fine non è altro che una lunga fila di uno e di zero (credo), cercando di costruirmi una piccola nicchia di realtà virtuale, in un mondo che non mi appartiene. Non sto dicendo che i blog siano inutili o "falsi" (ahahah, chi sono io per stabilire cosa è falso?); semplicemente, non mi piacciono. Come gli emo. Poi, uno può anche essere un emo e avere un blog, a me cosa interessa? Però uno non può dire "io odio gli emo" e poi mettersi lo smalto nero. Oppure, uno non può dire "io odio i blog" e poi farsi un blog.
Vi potrà sembrare strano, ma io ho fatto entrambe le cose.
...
Che pirla.
...
Tuttavia, ho una scusa per ciascuna di queste due azioni apparentemente assurde:
  1. lo smalto me lo sono messo a una festa, in circostanze che non vi interessano se non mi conoscete, e che conoscete già se mi conoscete;
  2. il blog l'ho fatto solo perchè fosse un anti-blog, cioè costituisse una specie di presa per i fondelli o di degenerazione dei blog. Il punto è che, me ne rendo conto, non ci sono riuscito.
Non mi resta altro da fare, quindi, che tornare al mio progetto originario, vincere la sfida con Pila, e costruire il più grande blog-cazzata della storia. E lo farò a partire dal prossimo post.

Non troverete più le mie opinioni o le mie riflessioni in questo anti-blog. Ci troverete solo i prodotti della parte più allucinata della mia mente.

martedì 5 febbraio 2008

Post in cui si parla di tutto & di niente

Questo è il supermartedì, per gli USA. Ed è la vigilia dello scioglimento delle camere del Parlamento Italiano. Tra l'altro, in una serie di incredibili coincidenze, è anche il primo martedì del mese di febbraio.
Ma non solo, questo è anche il secondo giorno di vita dell'Anti-blog (proprio come il martedì è il secondo giorno della settimana e febbraio è il secondo mese dell'anno).

Avrei dovuto fare un post serio sulla situazione politica americana e italiana, ma non ne ho le forze nè il tempo. Quindi, rinvio tutto a domani, o ai prossimi giorni. Saluti.

P.S.
Pila, stai perdendo.

Qui tira aria di compleanno...

L'Anti-blog cresce (avete notato che ha superato le 100 visite - in due soli giorni!) e un sacco di gente sogna di poter comparire in uno dei miei post. Ho deciso di fare un regalo in anticipo alla Cami, per i suoi diciotto anni (portano sfortuna gli auguri anticipati, non i regali, vero?), pubblicando questa belliffima foto che la ritrae da qualche parte in Spagna.

Somebody put something in my drink

Beccatevi il video:

È nato il Movimento No-Emo


Per chi odia gli emo, per chi non riesce a sopportare la vista di un pirla vestito completamente di nero, per chi vorrebbe strappare con cattiveria quel fottuto ciuffo: oggi nasce il Movimento No-Emo!
Per una società più allegra e spensierata, per la rivincita dei colori, per il Rock'n'Roll e per la pace nel mondo prendi parte al meraviglioso processo costituente del Movimento No-Emo, lasciando un commento a questo post con il tuo indirizzo e-mail. Si tratterà di un processo assolutamente democratico in ogni sua fase, con tanto di primarie e forum (ok, sto esagerando).
Stupidaggini a parte, il problema c'è e si sente e, come è solito dire un mio rotondo amico, "l'unico emo buono è l'emo al rogo" (pare che la carne di emo regga il confronto con il filetto di manzo).
Dunque:
ADERITE NUMEROSI AL MOVIMENTO NO-EMO!

lunedì 4 febbraio 2008

Ultime da Recoaro

Il nostro corrispondente da Recoaro ci informa dell'avvistamento di un uomo nudo e apparentemente ubriaco su una pista da sci della rinomata località turistica; fonti che preferiscono mantenere l'anonimato aggiungono che l'esibizionista, durante la sua discesa, abbia urlato ininterrottamente la medesima frase, 245 o 278 volte (non esiste un dato accertato): "Vaaaagazzi!!! Avete visto che tette di buvvoooooooooo!?"

Ultime da Sossano

A quanto pare, l'indigeno sossanese che chiameremo "Naso" ha di recente imparato a suonare "Kickapoo", la canzone iniziale del film-cult "Tenacious D e il destino del Rock".
Non restate troppo a lungo con la bocca aperta, potreste morire disidratati.

Ecco a che punto è la concorrenza

Mi è stata lanciata una sfida, da Pila. L'ho accettata. La sto vincendo. Statemi tutti vicini e la vittoria sarà nostra.
Intanto, ecco a che punto è ferma la concorrenza.
Colpa di Cosimo e delle maestre
Questo blog nasce essenzialmente per colpa di Cosimo.Tendo a sottolinearlo perche sappiate con chi prendervela.Io non volevo,ve lo giuro,sono stato costretto in parte dal mio smisurato ego (ah,se non ci fosse lui..),in parte dalle ripetute minacce dell'anti-blogger per eccellenza.Questo blog quindi non ha nessuna finalità ben definita se non quella di essere anti tutto...sempre e comunque.

Sii sempre anti tutto,ggiovane padawan,come mi diceva spesso la maestra alle elementari.Quindi in parte è anche colpa sua...
Pila, temo che dovrai impegnarti molto di più.

E l'Anti-blog sfonda la decina

Siore e siori, resomi conto del fatto che l'Anti-blog, nel giro di poche ore ha già superato la decina di visite, ho ritenuto utile informarvi del fatto che ho intenzione di continuare per la mia strada e che non vi deluderò. Rock'n'roll forever.

Post dedicato alla Sofi

Ei gente, tra poco è il compleanno della bella sofi (il 23 febbraio)! Mi sembrava giusto ricordarlo, con questa simpatica foto:

E l'Anti-blog decollò



Signori, al secondo giorno di apertura dell'anti-blog, ho già registrato un considerevole numero di visite, commenti e voti. Il fatto che il progetto stia funzionando, è testimoniato anche dall'apertura del nuovo "AntiAntiblog" del pazzo Pila. La sfida è aperta, in una spirale senza senso e senza motivo.

Mentadent

C'era il dentifricio, ed era l'anti-placca. Io sono Cosimo, e sono l'anti-blogger.

666



C'era il Diavolo, ed era l'Anticristo. Io sono Cosimo, e sono l'anti-blogger.

domenica 3 febbraio 2008

Contrario per principio

Salve a tutti, improbabili lettori dell'Anti-blog. Io sono Cosimo e sono l'anti-blogger.
Vorrei, in questo mio primo e forse ultimo post, cercare di spiegarvi in cosa consista il simpatico esperimento che ho ideato giusto due minuti fa e che sta prendendo forma in questi istanti, mentre scrivo. Tuttavia, non aspettatevi un progetto coerente o sensato (vi ho detto che sto improvvisando, no?), aspettatevi piuttosto una cosa molto rock'n'roll.
Dunque. Io odio (o ho odiato) il mondo dei blog per motivi forse insensati e che non ho intenzione di stare qui a spiegare, anche perchè molto probabilmente non ve ne fregherebbe niente. Il mio disprezzo per questa "realtà" virtuale (ma forse più concreta di quello che ci si aspetterebbe) mi ha portato, stranamente, a decidere di entrarvi a far parte. Forse per divorarla dall'interno. Forse per conformarmi ad essa. In ogni caso, eccomi qua.
Probabilmente vi chiederete quale sia lo scopo di tutto ciò, Anti-blog eccetera. Bella domanda. Forse prima o poi vi darò una risposta. In ogni caso, aspettatevi cose straordinarie. Anzi, già che ci siete, se anche voi come me vorreste creare un vero blog alternativo (Anti in questo senso), che rompa tutti gli schemi e che infranga tutte le regole, perchè non mi lasciate giù qualche commento con un paio di idee?
Direi che ho già scritto fin troppo. Prima di chiudere, vorrei ringraziare alcune persone (e anche alcuni animali & cose) che penso abbiano in qualche modo influito sulla mia decisione di creare questo Anti-blog.
Mia madre, che mi ha sempre voluto bene;
il mio professore di italiano, che è siciliano;
mio fratello, che puzza;
Steh, che ha un blog molto serio (e quindi disprezzabile);
il criceto di mio fratello, che puzza anche quello, maledzione;
Angus Young per aver scritto delle canzoni con dei giri di chitarra che potrebbe suonare anche mia nonna ma che comunque fanno il loro effeto rock;
Gesù, che in qualche modo c'entra sempre;
Walter Veltroni, il nostro comandante capo;
il mio computer, per ovvi motivi;
Pila, perchè è il mio gemello siamese emo;
lo scotch e i fazzoletti Tenderly, perchè sono le cose che ho davanti in questo momento;
Cocco, perchè "Cazzo vagazzi, l'avete vista? Aveva delle tette di buvvo!!";
tutti & nessuno, perchè a volte ci si dimentica di loro;
la signora ADSL, che spesso mi fa girare i coglioni, ma va bene lo stesso;
i blogger, perchè senza di loro io chi prendevo per il culo?
una mia maestra delle elementari, che era bionda;
Rolling Stone, perchè adesso me lo vado a leggere;
tutto ciò che è materiale, perchè la materia è la sostanza;
il mio braccialetto con i dadini, perchè è un po' emo, ma ceste;
Fabio, lo spritz e il cancelletto, che si possono anche considerare un unica entità, ormai;
te, pirla, che hai letto questo post;
me, pirla, che ho scritto questo post;
il romano e i compagni dell'SD in generale perchè sono troppo divertenti;
il romano in particolare, perchè alla fine è un po' il guru di tutti noi;
le mie nonne, quella comunista & partigiana soprattutto, perchè adesso è anche lei con noi nel PD;
i lego, perchè, cazzo, mi piaceva giocarci quand'ero bambino;
Piergiorgio Odifreddi, perchè è un matematico, un LAICISTA (giusto, ste?) e un ateo (eh, nessuno è perfetto), ma soprattutto perchè ha un notevole e spassosissimo accento cuneense;
il mio professore di filosofia, perchè mi insegna filosofia;
la silvia, perchè adesso è l'unica su messenger che mi scrive;
l'insieme dei numeri complessi, perchè non è ordinato;
il Rock tutto, che è la linfa e la vita;
la mia mente, che finora ha funzionato abbastanza bene.

Io sono Cosimo, e sono l'anti-blogger.