lunedì 31 agosto 2009

Io non esisto

Esiste il mio corpo.
Esiste la mia mente.
Esistono le mie ambizioni ed esistono i miei sogni.
Esistono i miei ricordi.
Quelli sono pochi.

Esistono i miei capelli.
Li ho tagliati.
Ricresceranno.

Esistono le mie fantasie.
Esiste la mia rabbia.
Esiste, a volte, la mia tristezza.

Esiste la mia sincerità.
Esistono le mie bugie.

Esistono i miei otto anni di judo.
I miei muscoli non esistono.
Ma esiste il mio kimono.

Esistono i miei folletti.
No, quelli non esistono.

Esiste la mia musica.

Esistono i miei amici.
Alcuni esistono più di altri.

Esiste l'estate.
Ma esiste anche l'inverno.

Io non esisto.
Ma non stupirti.
Neppure tu esisti.

Esistono le mie mani.
Scrivono su una tastiera.
Bianca.
Questa non so se esiste.
Credo sia troppo bianca per esistere.
Apple di merda.

domenica 30 agosto 2009

Esule

Un padre che è uccel di bosco.
Una madre incostante.
Un fratello depresso e emarginato.
Degli amici proiettati nel futuro.
Altri amici ancorati al passato.
Una canoa appesa in garage.
Nessuna patente in vista.
Test & esami.
Pioggia, derby e poche parole rancorose.


Due panini alla sopressa.

L'AntiBlogger ringrazia Pig per la gentile ospitalità sempre rinnovata.

lunedì 24 agosto 2009

Cocco e la lavastoviglie

Sono due amici sinceri


ma lei non gliela da
però io amo Santon-ton
però forse amo di più Cocco Erotico

Presto sarà disponibile la traccia audio.

domenica 23 agosto 2009

Raffreddore estivo

Avevo tutta l'intenzione di scrivere un lungo post di analisi della mia breve estate, portata di recente alla sua morte da un fastidioso e immotivato raffreddore (o influenza suina?), ma ho cambiato idea. La fredda presenza di una pagina bianca di fronte ai miei occhi appannati da malato mi spaventa e - posso dirlo? - mi irrita. Oh sì, mi irrita. Perchè non può scriversi da sola, attingendo le informazioni necessarie direttamente dal mio lento cervello, pure lui appannato da questa infame malattia.
Il raffreddore (almeno, quello che colpisce me) è terribile: oltre allo stress derivato dal doversi soffiare il naso ogni dieci secondi, c'è questo senso di istupidimento, di rallentamento, di ottuso stordimento. Nebbia. Il raffreddore è come avere la nebbia nel cervello.

Come posso raccontare un'intera estate in queste condizioni? In queste maledettissime condizioni non potrei raccontare nemmeno quello che ho fatto ieri, o anche quello che mi è successo dieci minuti fa. Che poi non si tratta di raccontare, assolutamente. O meglio: non si tratta di riportare inutili avvenimenti su questo cyberfoglio, elencare fatti, mostrare diapositive o comunque - in qualche modo - trasmettere a te (stronzo!) che leggi un insieme di frammenti di realtà passata che mi appartiene. Tutto questo non mi interessa. Proprio per niente.
Quello che in realtà potrebbe interessarmi è molto più difficile, complicato e assurdamente faticoso (per me). Io vorrei elaborare questa lunga estate, mangiarmela e digerirla, azzannare questi fatti, questi avvenimenti, queste parole discorsi cazzate feste mare amici tende alberi sabbia granelli di sabbia conchiglie tra i granelli e pure lo spazio vuoto tra i granelli. Tutto.
Masticare, mandare giù e poi osservare il mio stomaco che squaglia e impasta e rimesta e poi manda questa insensata poltiglia giù nel mio intestino, che ci si nutre. Ecco. Vorrei nutrirmi dei miei ricordi.

E poi risputarveli addosso.
Così sarebbe ben diverso da un semplice racconto.

Tuttavia, se voi mi conosceste, sapreste bene che la mia memoria non è delle migliori. Affatto. Cosa voglio mangiare, quindi? Sarebbe proprio un magro pasto, il mio. Quattro ricordi con sale e olio. Il rancio di un condannato a morte.

Ma non divaghiamo. Il tono dei miei post - questo l'avrete senz'altro notato anche voi - sta inesorabilmente accendendosi di una nota di degrado o, quantomeno, di stranezza gratuita. Consigliate che mi fermi a riaccordare lo strumento della mia ispirazione grafica? Forse è meglio.

Preso atto della pessima influenza esercitata da un banale raffreddore sulla mente di un povero me, vi saluto.

sabato 22 agosto 2009

Post del delirio di fine estate

Indebolito da un potentissimo raffreddore e schiacciato dalla consapevolezza che l'estate è ormai agli sgoccioli, il vostro AntiBlogger preferito scende nuovamente nella sua pista da ballo preferita e si prepara a inondarvi di un mare di entusiasmanti stimoli audio-visivi.
Eh?