Il raffreddore (almeno, quello che colpisce me) è terribile: oltre allo stress derivato dal doversi soffiare il naso ogni dieci secondi, c'è questo senso di istupidimento, di rallentamento, di ottuso stordimento. Nebbia. Il raffreddore è come avere la nebbia nel cervello.
Come posso raccontare un'intera estate in queste condizioni? In queste maledettissime condizioni non potrei raccontare nemmeno quello che ho fatto ieri, o anche quello che mi è successo dieci minuti fa. Che poi non si tratta di raccontare, assolutamente. O meglio: non si tratta di riportare inutili avvenimenti su questo cyberfoglio, elencare fatti, mostrare diapositive o comunque - in qualche modo - trasmettere a te (stronzo!) che leggi un insieme di frammenti di realtà passata che mi appartiene. Tutto questo non mi interessa. Proprio per niente.
Quello che in realtà potrebbe interessarmi è molto più difficile, complicato e assurdamente faticoso (per me). Io vorrei elaborare questa lunga estate, mangiarmela e digerirla, azzannare questi fatti, questi avvenimenti, queste parole discorsi cazzate feste mare amici tende alberi sabbia granelli di sabbia conchiglie tra i granelli e pure lo spazio vuoto tra i granelli. Tutto.
Masticare, mandare giù e poi osservare il mio stomaco che squaglia e impasta e rimesta e poi manda questa insensata poltiglia giù nel mio intestino, che ci si nutre. Ecco. Vorrei nutrirmi dei miei ricordi.
E poi risputarveli addosso.
Così sarebbe ben diverso da un semplice racconto.
Tuttavia, se voi mi conosceste, sapreste bene che la mia memoria non è delle migliori. Affatto. Cosa voglio mangiare, quindi? Sarebbe proprio un magro pasto, il mio. Quattro ricordi con sale e olio. Il rancio di un condannato a morte.
Ma non divaghiamo. Il tono dei miei post - questo l'avrete senz'altro notato anche voi - sta inesorabilmente accendendosi di una nota di degrado o, quantomeno, di stranezza gratuita. Consigliate che mi fermi a riaccordare lo strumento della mia ispirazione grafica? Forse è meglio.
Preso atto della pessima influenza esercitata da un banale raffreddore sulla mente di un povero me, vi saluto.
Come posso raccontare un'intera estate in queste condizioni? In queste maledettissime condizioni non potrei raccontare nemmeno quello che ho fatto ieri, o anche quello che mi è successo dieci minuti fa. Che poi non si tratta di raccontare, assolutamente. O meglio: non si tratta di riportare inutili avvenimenti su questo cyberfoglio, elencare fatti, mostrare diapositive o comunque - in qualche modo - trasmettere a te (stronzo!) che leggi un insieme di frammenti di realtà passata che mi appartiene. Tutto questo non mi interessa. Proprio per niente.
Quello che in realtà potrebbe interessarmi è molto più difficile, complicato e assurdamente faticoso (per me). Io vorrei elaborare questa lunga estate, mangiarmela e digerirla, azzannare questi fatti, questi avvenimenti, queste parole discorsi cazzate feste mare amici tende alberi sabbia granelli di sabbia conchiglie tra i granelli e pure lo spazio vuoto tra i granelli. Tutto.
Masticare, mandare giù e poi osservare il mio stomaco che squaglia e impasta e rimesta e poi manda questa insensata poltiglia giù nel mio intestino, che ci si nutre. Ecco. Vorrei nutrirmi dei miei ricordi.
E poi risputarveli addosso.
Così sarebbe ben diverso da un semplice racconto.
Tuttavia, se voi mi conosceste, sapreste bene che la mia memoria non è delle migliori. Affatto. Cosa voglio mangiare, quindi? Sarebbe proprio un magro pasto, il mio. Quattro ricordi con sale e olio. Il rancio di un condannato a morte.
Ma non divaghiamo. Il tono dei miei post - questo l'avrete senz'altro notato anche voi - sta inesorabilmente accendendosi di una nota di degrado o, quantomeno, di stranezza gratuita. Consigliate che mi fermi a riaccordare lo strumento della mia ispirazione grafica? Forse è meglio.
Preso atto della pessima influenza esercitata da un banale raffreddore sulla mente di un povero me, vi saluto.
è Santon quello in prima foto?
RispondiEliminaadoro come scrivi. :)
RispondiElimina@ Marce: sì.
RispondiElimina@ Davide: grazie ciccino.