Vaffanculo.
Il treno è finalmente arrivato. Ritardo: 00.08 h. E quegli sgargianti “08” minuti scritti sul tabellone suonano quasi come un insulto: oltre il danno, la beffa. Come i prezzi con il “,99€”.
Ma non ci tengo a tediarvi oltremisura con le mie (inutili e poco originali) lamentele riguardo ai disservizi firmati Trenitalia.
Esattamente quattro ore dopo mi trovo nell'aula ASID del “campus” di Santa Caterina, sede della Facoltà di Scienze Statistiche a Padova, dove cincischio nell'attesa dell'inizio di un'appassionante lezione di programmazione che sarà senz'altro ricca di colpi di scena. Oh, se lo sarà.
Ed ecco il grigio professor X, che anche oggi mi strabilierà con insegnamenti non meno affascinanti della sua lucida pelata. A dopo, cicci!
Ore 13:24. Aula ASID.
La lezione non delude le aspettative. È proprio il grigiume che immaginavo. Iea!
Ad onor del vero devo tuttavia specificare che potrebbe essere interessante, il corso e tutto, se il professor X non impiegasse il 74% del suo tempo a vagare per l'aula ASID, trotterellando tra i banchi, lanciato al soccorso dei pirla che non riescono a stare dietro alle sue (peraltro lumachesche) spiegazioni. Che gente, questi statistici!
Questo il prodotto finale:
#include
int main(){
FILE *fopen(), *f;
int i;
int n;
int max=-1;
int media=0;
int min;
int pippo[100];
printf("\n--INIZIO PROGRAMMA--\n\n");
f=fopen("nomefile.txt", "r");
for(i=0; i<8; i="i+1){" i="0;" i="i+1){" i="0;" i="i+1){">max){
max=pippo[i];
}
printf("Il massimo fino all'interazione n° %d è: %d\n", i+1, max);
}
for(i=0; i<8; i="i+1){" media="media+pippo[i];" min="max+1;" i="0;" i="i+1){">
min=pippo[i];
}
printf("Il minimo fino all'interazione n° %d è: %d\n", i+1, min);
}
media=media/8;
printf("Il massimo è: %d\n", max);
printf("Il minimo è: %d\n", min);
printf("La media è: %d\n", media);
printf("\n--FINE PROGRAMMA--\n");
}
Ore 23:10. Nella mia camera da letto. Più precisamente, nel mio letto.
Una giovane matricola girovaga, sfinita da una giornata intensa e piena zeppa di avvenimenti secondari ma piacevoli, si infila sotto soffici e calde coperte, accende il suo MacBook e scrive.
Ha appena visto un film d'animazione Disney, di cui non riesce assolutamente a ricordare il titolo. Una di quelle schifezze moderne con la computergrafica. Zero trama e tante melensaggini.
Buonanotte, lettori. E complimenti a Tommi.
UP.
RispondiEliminaBello il C?
RispondiEliminaSe non sono indiscreto, chi è l'Anonimo?
RispondiElimina@ Giuseppe: xe beo quel che piaxe. Quindi: sì, è bello.
l'anonimo è la tua donna.
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