martedì 1 febbraio 2011

Antincipit

Era una notte buia e tempestosa.
Anzi no.

Era una notte buia e tempestosa.
Che poi di notti luminose ne ho viste ben poche.

Era una notte buia e tempestosa.
E avevo lasciato a casa l'ombrello.

Era una notte buia e tempestosa.
E allora?

Era una notte buia e tempestosa.
Ed Egli disse: "che luce sia!". E luce fu.

Era una notte buia e tempestosa.
Pensa un po'!

Era una notte buia e tempestosa.
Scazzi per i senzatetto.

Era una notte buia e tempestosa.
No, aspetta: era tua madre.

Era una notte buia e tempestosa.
Poi è passata.

Era una notte buia e tempestosa.
Fin qui, niente di nuovo.

Era una notte buia e tempestosa.
Ma qualcuno cantava: "Here comes the sun, turudududu."

Era una notte buia e tempestosa.
Poi, all'improvviso, ho cambiato idea.

Era una notte buia e tempestosa.
Perchè no?

Era una notte buia e tempestosa.
Un buon motivo per starsene a letto.

Era una notte buia e tempestosa.
E tu?

Era una notte buia e tempestosa.
E vissero tutti felici e contenti.

Era una notte buia e tempestosa.
Nel frattempo, agli antipodi il sole splendeva sulle dolci colline della Nuova Zelanda.

Era una notte buia e tempestosa.
Sopra quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno.

Era una notte buia e tempestosa.
E anch'io non mi sento troppo bene.

Era una notte buia e tempestosa.
Ma il punk non è morto.

Era una notte buia e tempestosa.
Sì, ne sono piuttosto sicuro.

Era una notte buia e tempestosa.
Tu e la tua dannata passione per il campeggio!


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1 commento:

  1. dio merda, taci, domani ho un esame e mi stai disturbando, mannaggia a colui che tutto move (cit. Dante)

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