mercoledì 17 dicembre 2008

Spezzando lance a favore dell'infinito

Il simbolo di infinito non si chiama "otto rovesciato". Si chiama "simbolo di infinito" o "aleph", se proprio si vuol fare i fichi.

mercoledì 10 dicembre 2008

L'Antiblogger è vecchio

Ebbene sì, sto invecchiando. E con me invecchia il mio mondo, che comprende questo bellissimo Anti-Blog. Quanto è lontana la nostra morte?
Solo Gesù può saperlo - o forse neppure lui.
Voi, nel frattempo, restate sintonizzati.

P.S. Parlando del signor Gesù, colgo l'occasione per ricordarvi che si sta avvicinando il giorno del suo compleanno che, incredibilmente, coincide con quello di Cocco Erotico.
Comprate un regalo per entrambi.

lunedì 24 novembre 2008

Neve

Stamattina, all'alba delle 7.20, sono finalmente riuscito a separarmi dal mio amato letto e dal mio ancor più amato piumone, mi sono trascinato fino alla finestra grugnendo qualche bestemmia, ho alzato la persiana e ho guardato fuori. Nevica, cazzo.
Colazione, preparato lo zaino, lavato i denti, vestito. Scarpe (anzi scarponi): dr. Martens 1460 8 eye boot, neri, lacci neri e gialli. Mi sento un po' un disturbato - ma in fondo, chi non lo è?
Fuori. Neve. In mezzo alla neve. Un freddo schifoso e cane. E sonno, tanto - troppo - sonno.
Il binomio freddo più sonno si trova a buon diritto nella top ten delle piaghe dell'umanità. Anzi, potrebbe tranquillamente ambire al podio.
E quei maledetti anfibi fanno male ai piedi.
Cammino senza pensieri, praticamente dormendo, sognando di dormire e desiderando che il mio lettore mp3 non fosse mai finito in quella piscina. Pensieri ingarbugliati... chi interroga oggi? in cosa? quanta gente ci sarà in classe? non ci sarà nessuno, perchè non me ne sono stato a casa? chi è Coleridge? quando arriva il giorno di San Gesù? chi ho in prima ora? perchè non posso andare a scuola su una lettiga portata da 4 scimmie?
Ma all'improvviso, una specie di illuminazione. Che però è un ricordo: CoD2, al Matrix, le mappe in polonia o in russia o dov'erano chi se lo ricorda, piene di neve, con gli stivali... Datemi il mio MP40!

Ecco perchè svegliarsi presto il lunedì mattina, andare a scuola a piedi in mezzo alla neve e portare stivali di pelle non fa affatto bene a noi studenti.

giovedì 20 novembre 2008

Cerca il tuo vento

La via alla santità non sta nella dottrina altrui, ma nella ricerca di una propria dottrina.

martedì 18 novembre 2008

Simulazione di prima prova by Federico "Vecchio Volpone" Danieli

Courtesy of Federico Danieli.

Tipologia B1, ambito storico-politico.
Titolo: "Quanto la Seconda Rivoluzione Industriale abbia contribuito a migliorare le nostre società."
Voto: 9,5 decimi - 14,5 quindicesimi

Siamo negli ultimi decenni del XIX sec, quando si innesca un processo destinato a cambiare radicalmente la nostra società, modificandone gli usi, le abitudini, e il concetto stesso: la Seconda Rivoluzione Industriale.
Essa prende avvio da una serie di innovazioni in ambito scientifico-tecnologico, che trovano una vasta accoglienza nel settore industriale: è in questo periodo, difatti, che l'acciaio inizia a soppiantare il ferro, che le scoperte della chimica portano notevoli progressi (ad esempio mediante l'uso di coloranti e additivi), e che l'elettricità arriva perfino all'interno delle città e delle singole case.
A ciò si somma un ulteriore perfezionamento nel sistema di trasporti, sia ferroviari che marittimi, il quale permette un diffondersi capillare di merci a basso costo. Il tutto portò, quindi, un repentino miglioramento del tenore di vita (come testimonia l'alzarsi, in quegli anni, dell'aspettativa di vita media), e una ventata di ottimismo, realizzatosi in filosofie quali il positivismo: si apriva un'era nella quale il progresso scientifico avrebbe portato l'umanità a raggiungere la felicità. Ma quanto sarebbe costata, questa felicità?
Nei primi decenni del '900, film quali "Metropolis" (1923) e "Modern Times" (1936) suscitano uno scalpore tale da decidere la loro immediata censura. Le pellicole mettevano in evidenza come il mondo industrializzato avesse ridotto le masse lavoratrici alla stregua di strumenti: particolarmente rilevanti, a tal proposito, sono gli incipit dei film, nei quali gli operai vengono presentati come un gregge di pecore, o come null'altro che automi.
Col progresso dell'industria e l'ampliamento dei mercati e della concorrenza, infatti, si fanno strada molte teorie riguardanti l'ottimizzazione della produzione: fra queste, quella "di gran lunga meglio conosciuta [...] fu il cosiddetto movimento per l'organizzazione scientifica del lavoro, bene impersonato da Frederik Taylor".
1 Il Taylorismo (e il Fordismo, sua più completa realizzazione), riducevano l'operaio a compiere una serie di movimenti semplici, ripetitivi, in un intervallo di tempo limitato e ripetuti nell'arco dell'intera giornata: il lavoratore, di fatto, diveniva succube della macchina.
Il tutto in virtù di un sostanziale incremento della produzione, certamente: ma quanti dei beni prodotti erano realmente utili alla popolazione?
Bisogna ricordare, a questo punto, che la Seconda Rivoluzione Industriale assistette anche ad un altro fenomeno: la nascita delle società di massa. In queste società, le merci sono così facilmente accessibili, che il loro acquisto può avvenire anche per motivi che non siano di stretta necessità: i rischi derivanti sono molti, e le conseguenze possono essere anche molto svantaggiose: ad esempio, come scrive J. Braudillard, si può arrivare all' "obsolescenza accelerata dei prodotti e delle macchine", e alla "moltiplicazione delle false innovazioni, senza sensibili benefici per il modo di vivere".2 Non a caso in questo periodo fiorisce la pubblicità, per mezzo della quale si fa avvertire un determinato prodotto come necessario: in questo modo la merce acquistata diviene uno status symbol, non più qualcosa di semplicemente utile.
Alla società di massa, tuttavia, non si rivolgono solamente gli imprenditori, ma anche e soprattutto i politici: in questo periodo, il benessere delle classi medio-basse le rende più desiderose di affacciarsi sul panorama politico; "la moltitudine", dice J. Ortega Gasset, "improvvisamente si è fatta visibile".3 Spesse volte però, purtroppo, dietro l'estensione del diritto di voto, (che effettivamente, in quegli anni, si ritrova molto allargato), si cela un fine ben poco democratico: nella folla si intravede un serbatoio di voti facilmente accessibili, per il semplice fatto che la massa è perlopiu priva di una coscienza politica critica. Un esempio eclatante di questo atteggiamento si ritrova nell'episodio dell'elezione di Napoleone III: questi, mediante la "concessione" del suffragio universale maschile, arrivò ad ottenere una base di voti tale da riuscire a giustificare la sua dittatura.
La Rivoluzione Industriale, quindi, se da un lato permetteva un importante miglioramento dello stile di vita, dall'altro celava al suo interno aspetti che a lungo termine si sarebbero rivelati assolutamente negativi.
Fra coloro che tentarono di accusare i germi che questa Rivoluzione covava spiccano i simbolisti francesi e, in particolar modo, i cosiddetti "poeti maledetti": Baudelaire, Rimbaud e Verlaine. Essi intuirono gli errori di fondo del positivismo, realizzando che una vita resa più semplice dalla tecnologia non era necessariamente più felice, e inoltre attaccarono ferocemente l'omogeneità della società di massa, e il processo di disumanizzazione che si stava attuando; processo, questo, già intuito da J. Stuard Mill, e nel quale "le facoltà umane deperiscono e inaridiscono", si diviene "incapaci di desideri vigorosi e di piaceri naturali, e [...] privi di opinioni e sentimenti autonomi e personali".4 La loro protesta, però, rimase purtroppo inascoltata: era ormai stata avviata la macchina che avrebbe portato alla nascita della società moderna: una società fondata sul consumismo, governata da chi è in grado di manovrare le folle, e nella quale la voce dell'individuo, sebbene giusta, fatica a farsi prestare attenzione.


1 - G. Porter, "La gestione aziendale, in C. Sanger. E. J. Holmyard (AAVV). Storia della tecnologia, il Ventesimo secolo, L'energia e le risorse, Boringhieri
2 - J. Braudillard, "La società dei consumi", Il Mulino
3 - J. Ortega Gasset, "La ribellione delle masse"
4 - J. Stuart Mill, "On liberty"

lunedì 3 novembre 2008

Io non ho postato

Da qualche tempo è venuta a mancare, in me, la vocazione al post. La Musa del blog pare avere ormai perso interesse nel mio operato di suo semplice scrivano o scribacchino. Perciò preferisco astenermi dallo scrivere un post.
Scrivere un post senza una precisa e definita ispirazione postale (= "relativa al post") è infatti assolutamente sconsigliato da tutte le associazioni di poster (= "scrittori di post") e qualunque auctoritas in materia di posting (= "processo di creazione di post") giudicherebbe quantomeno assurdo il tentativo di elaborare un testo postico (= "a carattere marcatamente postale [= vedi sopra]"), e lo sconsiglierebbe in particolar modo a un blogger alle prime armi. Pare infatti che, in questa disciplina letteraria più che in altre, l'ispirazione musica (= "relativa alle muse") sia necessaria, oltre che consigliata.
Ed è proprio per questo motivo che io, pur non potendomi - perdonatemi se pecco di alterigia - definire un blogger alle prime armi, ammetto, con l'onestà intellettuale che spesso mi contraddistingue, di non essere assolutamente nelle condizioni di postare, di scrivere un post decente o di pubblicare alcunchè. Quindi, coerentemente con quanto affermato, mi esimerò dal farlo, considerando anche poco rispettoso nei confronti del lettore la pubblicazione di post privi di ispirazione, vuoti di contenuti e per di più un po', come dire, maleodoranti.
Aspetterò quindi tempi migliori, e non pubblicherò questo post.

PS: tutti i miei lettori sono pregati di registrarsi nell'apposito gadget "AntiLettori", sulla colonna di destra. Gli stessi sono anche pregati di lavarsi le mani prima di usare la tastiera.
Per ulteriori informazioni riguardo alla funzione delle Muse nell'elaborazione di testi posticci (= plurale con raddoppiamento consonantico), scrivete a antimusa@gmail.com.

domenica 2 novembre 2008

18 (in ritardo)

"Sfiga Jesolana" è compiere diciotto anni in un giorno piovoso di fine ottobre, con 38 e mezzo di febbre e tanto mal di gola.

Ma, in fondo, chissenefrega?

domenica 12 ottobre 2008

Fede è vecchio!

Qui un tempo c'era uno Slide. Ora non più.
Aveva rotto il cazzo.

Compito su Kant

[Traccia:] Kant ha costruito un sistema di pensiero che si propone dì indagare le facoltà umane in tutti i loro aspetti: nel conoscere, nell'agire e nel giudicare. Questi aspetti, pur nella complessità dell'analisi kantiana, devono armonizzarsi ed essere considerati in modo unitario per dare ragione del senso complessivo dell'esperienza esistenziale dell'uomo. Riportando puntuali riferimenti concettuali alle tre critiche, analizza i legami che intercorrono tra di esse ed esprimi le tue personali opinioni in proposito.

[Svolgimento:] La filosofia kantiana, che trova la sua massima espressione nelle tre famose critiche, viene definita "criticismo". Il termine, di significato opposto a quello di "dogmatismo" (atteggiamento di accettazione aprioristica di date affermazioni), indica un'analisi critica e problematica delle varie esperienze umane volta ad individuare la validità, la possibilità e i limiti di queste, al fine di delimitare un ambito all'interno del quale esse possono essere considerate, appunto, valide.
La critica viene dunque applicata da Kant alle tre "esperienze umane" in cui, di fatto, si risolve l'esistenza dell'uomo: la ragione intesa come produttrice di conoscenza scientifica, la ragione intesa come protagonista dell'agire morale e il giudizio.
Con le tre critiche, Kant perviene ad altrettante rivoluzioni copernicane, ovvero ad altrettanti rovesciamenti del tradizionale rapporto tra oggetto e soggetto (universale). Così, dunque, la validità della conoscenza scientifica non si basa più sulla realtà dell'oggetto, ma sulle forme a priori che appartengono al soggetto (universale); la morale è un prodotto della ragione umana e i concetti di bene e male non sono più fondanti rispetto all'azione morale ma, viceversa, sono da essa fondati; il gusto è basato sul soggetto (universale) e il bello non è nell'oggetto ma nel rapporto di armonia che il soggetto vede nell'oggetto. L'esito delle tre rivoluzioni copernicane, che è uno dei più importanti e originali traguardi della filosofia kantiana, è quello di aver posto l'uomo all'inizio, e non alla fine, delle esperienze che lo riguardano: la ragione umana, seppur limitata, è metro di scienza, morale e giudizio e l'uomo viene posto "al centro" in un modo del tutto nuovo (diverso, per esempio, dall'antropocentrismo umanista e rinascimentale o Illuminista).
Oltre a questo, Kant, attraverso le tre critiche, tenta (probabilmente con successo) di rendere coerenti i diversi elementi che lui stesso individua nell'uomo: in particolare, la critica del Giudizio nasce anche dal tentativo di conciliare l'esito deterministico della prima critica con quello indeterministico e caratterizzato dal postulato della libertà della seconda.
La soluzione proposta da Kant (che, ovviamente, resta nel campo delle opinioni in quanto esula dai limiti della conoscenza individuati nella Critica alla ragion pura) consiste nel finalismo.
La finalità, avvertita immediatamente dall'uomo tramite il giudizio sentimentale estetico e raggiunta tramite quello teleologico, è infatti, secondo Kant, il terreno sul quale si può concepire un rapporto non contraddittorio tra determinismo e libertà (ad esempio, la libera scelta di un fine implica una serie di azioni determinate necessarie al suo conseguimento).
Kant riesce comunque a proporre una riflessione completa e unitaria sull'uomo come soggetto conoscente, morale e giudicante.

lunedì 6 ottobre 2008

Solidarietà

COSTI... QUANTO CO$TI?

Così comparirà scritto sulla felpa in via di progettazione firmata CoModa™ (Copyright [copirait]: Cosmo Corporation, Ltd.)
.

(Waiting for...) Torre buffone!

Ok, lo so che questo è l'Anti-Blog, un blog fuori dalle righe, che sfugge agli schemi, infrange le regole ed è un po' come una pietra che rotola. E so anche di aver promesso che tra le principali caratteristiche di questo folle esperimento ci sarebbe stata la totale indipendenza degli argomenti trattati nei post dalle vicenducole della (poco) interessante vita del sottoscritto. Tuttavia vi annuncio che a breve (ma non prima di dopodomani) potrete trovare su questa pagina una stupenda quasi-cronaca di un pessimo Lunedì mattina scolastico. Questo perchè credo che si tratti di una serie di eventi abbastanza istruttiva e sufficientemente interessante al di là del fatto che io ne sono protagonista.
Dunque, restate in linea.
A poi, sempre sull'Anti-Blog, sempre senza un perchè, sempre a sparare cazzate, sempre più ninja.

mercoledì 17 settembre 2008

Che tempi

In data odierna, poche ore fa, sono passato per caso davanti alla celebre ostaria al canceeto. Nel giro di pochi minuti una serie di incredibili e scioccanti scoperte mi ha travolto come un fiume in piena travolgerebbe un ignaro Lovato che si abbevera presso le infide rive. A scopo di essere il più chiaro possibile, e a beneficio vostro e della Nazione tutta, cercherò di essere il più chiaro e schematico possibile nella narrazione del fatto che, posso garantirvelo giurando pure su Iddio che è tanto bello e ho sempre stimato, corrisponde a realtà in ogni suo infimo, scabroso e triste dettaglio.
  1. La porta sul retro delle Poste si è improvvisamente aperta,
  2. l'uscio posteriore dell'ufficio postale della nostra città si è spalancato senza alcun preavviso,
  3. ad un tratto la fottuta anta di lamiera ha ruotato sui suoi cardini non oliati da troppo tempo e, con un cigolio notevole, ha aperto una breccia nel muro posteriore di quel grosso brutto rosso edificio fascista.
  4. Io mi sono accorto che stavo usando il mio superpotere per riavvolgere il tempo;
  5. dunque l'ho disattivato.
  6. Dal misterioso portale sono uscite due altrettanto misteriose creature, dall'aspetto buffo e allo stesso momento severo:
  7. folletti?
  8. marziani?
  9. puffi?
  10. omini dei denti da latte?
  11. cloni di babbo natale?
  12. componenti della band di Satana chiamata "Back Street Boys"?
  13. no!
  14. Si trattava chiaramente di qualcosa di ancora più inconsueto, ignoto, improbabile e inaspettato. Erano due lavoratrici delle poste in pausa cicca.
  15. Le due povere donne parevano simpatiche, e subito tra di noi iniziò quello che potrebbe essere definito un breve scambio di parole.
  16. "Tu, brutto cagone, cosa ci fai qui?"
  17. "Eh, potrei farvi la stessa domanda."
  18. E così via.
  19. Il nostro dialogo fu per certi aspetti molto interessante, ma per altri insopportabilmente palloso. Ci si raccontò la storia della propria vita, si rise delle cazzatine fatte in gioventù e degli errori commessi in passato. Poi si parlò un po' del cucito, della cucina e delle cavallette; e in seguito del sesso degli angeli: si stabilì che dovevano essere uomini, in quanto - d'accordo che il femminile singolare esiste - ma si è mai sentito parlare di "anglele"?
  20. Si passò così un piacevole quarto d'ora, mentre le lavoratrici fumavano una sigaretta dopo l'altra dall'alto del ripiano marmoreo su cui si affacciava (e si affaccia tuttora, spero) la porta da cui erano uscite.
  21. Dalle brave signore venni a conoscenza delle seguenti mirabolanti notizie:
  22. la zona comunemente definita "angolo bongio" è da tempo controllata da una telecamera a circuito chiuso di proprietà, presumibilmente, delle Poste stesse;
  23. la zona comunemente definita "castello per aria" è da tempo puntellata da una serie di pali di vetroresina che ne dovrebbero garantire la stabilità;
  24. la zona comunemente chiamata "cervello di Lovato" è stata da tempo ribattezzata "cosa-sarebbe-successo-se-l'esperimento-al-Cern-fosse-fallito";
  25. la zona comunemente chiamata "fossa delle Marianne" è stata da tempo prosciugata per costruire il primo McDonald a -11mila metri s.l.m.
  26. Stupito e un po' scandalizzato, mi girai e, in cerca di un appiglio più psicologico che fisico, ricercai la pace interiore nell'affresco rupestre di autore ignoto dal titolo "Pace e Spritz".
  27. E fu lì che la mia sorpresa e la mia incredulità toccarono l'apice: il muro di fronte alla porta delle poste era stato infatti recentemente e barbaramente ridipinto di un orrendo color rosino, che non mi parve per nulla a modo.
  28. Eccheccazzo, pensai fra me e me.
  29. Addio scritte filosofiche, addio autoritratto di Musso, addio "Pace e Spritz".
  30. Molte delle opere d'arte che un tempo lì si palesavano, sono ora solo un pallido e tenue ricordo che ancora si può scorgere, a stento, tra la perfida vernice iconoclasta.
  31. Maledizione.
  32. Inutile dire che a quel punto me ne sono andato un po' incazzato.

martedì 16 settembre 2008

Sioparo? Sottotitolo: la Gelmini puzza!

La scuola è iniziata già da due giorni e, purtroppo, dalla ReDS arrivano notizie per nulla confortanti riguardo al cosiddetto "autunno caldo" - che quest'anno si spera sia bollente, dopo le cazzate contenute nel simpatico decreto della signora Gelmini. Il capitano Cocco purtroppo sonnecchia, troppo impegnato nella sua scalata al potere all'interno del sindacato e forse anche da qualche altra parte, e non pare avere intenzione di dedicare il suo tempo ai poveri studenti pronti alla ribbellione, se non organizzando una serie di volantinaggi dal contenuto a dir poco ridicolo ("ma non li ho fatti io, vengono dal regionale"). Il Coordinamento, del resto, non si è ancora fatto sentire e quindi, in conclusione, la prima manifestazione certa (ovviamente contro il decreto Gelmini) dovrebbe essere quella del 15 di Ottobre, organizzata dalla ReDS in tutta Italia. Troppo tardi.
Il popolo studentesco vicentino, o almeno quello del Lioy, vuole lo sioparo e lo vuole subito. E, mai avrei pensato di dirlo, questa volta ha ragione. Non si trattarebbe, infatti, del tradizionale"sciopero" del primo sabato, bensì di una (giusta) protesta contro un decreto che, nei suoi aspetti che riguardano le scuole superiori, a differenza di come sarà applicato, potrà essere inutile o dannoso, e che comunque si basa su un idea, quella secondo cui il comportamento degli alunni debba essere valutato in modo scrupoloso dagli insegnanti, che non mi sembra poi così condivisibile. Di questo tuttavia parlerò forse in un altro momento e in un altro post, che si potrà forse intitolare "perchè Cosimo non vuole che quattro grimi gli dicano che è proprio un petulante presuntuoso polemico eccetera", ma anche no.
Il senso di questo confuso post, invece, dovrebbe essere quello di incitare i miei pochi lettori a lasciarmi un commento in cui mi dicano se, secondo la loro umile e modesta opinione, sia doveroso o meno organizzare una manifestazione studentesca contro il decreto Gelmini in questi giorni, il prima possibile, e di certo prima del 15 Ottobre come vorebbe zio Cocco.

domenica 31 agosto 2008

Recuperati

Questo post è dedicato a tutti coloro che hanno passato gli esami di recupero.


a Ferro


a Antonio


a Davide


a Matte


a Lovato (di cui non ho una foto)

e a tutti gli altri per i quali l'estate è iniziata adesso.

giovedì 28 agosto 2008

(Fine della) Libertà

Libertà è andare alle Piramidi in macchina con Martini per comprare un pacco di pasta da mezzo chilo e poi leggere, sulla via del ritorno, il prezzo sullo scontrino: 0,88€.

giovedì 21 agosto 2008

La Sfiga Jesolana

La sfiga jesolana non è una sfiga normale. La sfiga jesolana è più cattiva. Quando ti prende, non ti molla facilmente. Puoi tentare di scappare, certo, puoi provarci con tutte le tue forze - magari prendendo una corriera per Asiago con due zaini sulle spalle. Ma lei non ti lascerà andare. Ti tiene stretto fra i suoi artigli. Puoi conoscere tantissima gente, ma ti sentirari sempre solo; puoi essere ricco, ma non avrai mai niente da comprare; oppure, più probabilmente, puoi essere povero e basta; puoi cercare di avere stile, ma non ci sarà nessuno a guardarti; puoi avere dei programmi, ma salteranno; puoi cercare di ridere, ma saranno solo sorrisi amari. Le donne scapperanno. I bar chiuderanno. Non ci saranno più feste, nè festoni, nè festini. E poi, quando perfino Fabio ti avrà abbandonato, quando vedrai le fredde porte di metallo del Cance chiuse di fronte a un angolo bongio deserto, allora capirai che la sfiga jesolana ha vinto. E ti accorgerai di quanto siano importanti per te tutte le cose che hai perso (almeno per ora), e di quanto ti mancano. Dannatamente.
Ma, a quel punto, ti resteranno comunque i tuoi amici. Detesto dare ragione ai Beatles, but you get by with a little help from your friends. Perchè, anche se tristi e colpiti dalla sfiga jesolana tanto quanto te, sono pur sempre i tuoi amici. I tuoi compagni di avventure e disavventure. In pace e in guerra, eccetera eccetera. Ci hai passato gran parte della tua vita assieme, tutto sommato. Sono un po' una tua seconda famiglia.
Però poi ti accorgi che non è così. La famiglia non resta sempre la stessa, le cose cambiano e gli amici, a volte, si perdono. Oppure le cose sono più complicate, e qualcuno, più che perdersi, viene portato via, senza quasi accorgersene.

Te ne vai con qualcosa che appartiene anche a me, che ho trovato io e che non avrei mai dovuto lasciarti.
Ora fai il tuo gioco, ma ricorda che, comunque vada, non sarai tu a vincere. Tu, purtroppo, sei solo una pedina.

venerdì 15 agosto 2008

Dino Run

-ATTENZIONE: QUESTO È UN POST CAZZATA-
Ieri ho scoperto un bel gioco su Miniclip. Il suo nome è Dino Run. Nel caso vi interessasse, cliccate qui o su uno degli altri numerosi link di cui ho sommerso questa pagina.

giovedì 14 agosto 2008

L'AntiBlogger è tornato e si prepara a colpire ancora (senza alcuna pietà)

Quando ho aperto l'Anti-Blog, meno di un minuto fa, avevo intenzione di scrivere un lungo post riflessivo che toccasse molti argomenti disparati e non necessariamente connessi tra loro. Poi però ho buttato l'occhio sul simpatico orologino di Windows, lì in basso a destra - e mi sono accorto che, tanto per cambiare, sono in ritardo. Dunque, avendo poco tempo, vi saluto, vi comunico che sono di nuovo qui dietro ad un monitor e a una tastiera collegati ad un antico ma fidato piccì, pronto a inondare l'Anti-Blog di nuovi e rimbalzanti post. Preparatevi.

Nel frattempo, dono alla comunità AntiBlogger questo stupendo AntiVideo. Una cosa da non perdere.



Geniale vero?

lunedì 4 agosto 2008

L'uomo che non si lamentava mai

E domani ripartirò ancora, stavolta per la bella metropoli di Londinium. Mi sembra dunque appropriato dedicare questo mio post estivo e accaldato come pochi a una delle principali figure di riferimento del popolo ma in particolar modo della gioventù vicentina e non, un uomo che da solo costituisce forse l'ultimo baluardo di un indistinto modo d'essere e di pensare appartenuto a un'improbabile generazione da tempo dimenticata e persa nel fumo della storia, un eroe, un mito, un simulacro vivente simbolo di un'immane e stupefacente forza primordiale, rozza e al tempo stesso sublime, un treno lanciato nell'oscurità della notte dei tempi, un fermo puntello alle costruzioni fantasiose della società, un giaguaro nella savana o un toporagno nella bocca del leone, un freddo calcolatore e al tempo stesso un amante passionale, un Keith Richards e un Massimo D'Alema e un Silvio Muccino seguiti da un elefante albino e un esercito di scimmie che urlano "mango al gusto di cioccolato di mango!", un poeta o un matematico, un pazzo e un rompicoglioni, un umile succube dei potenti e una spina nel fianco del sistema, una grassa risata, un carciofo, un giorno di pioggia al mare, il nirvana o l'om ripetuto all'infinito, uno sputo lanciato a chilometri di distanza in una giornata di sole, degli occhiali bianchi rubati, una scimmia: Cocco.
Matteo Cocco.
Il mito. La leggenda.
Il proprietario ad honorem del Cancelletto.
L'uomo che non si lamentava mai.
"Tette di buvvo!"
COCCO EROTICO!

Gustatevelo:


Ciao scimmie!

sabato 2 agosto 2008

The Final Countdown

I miei genitori sono da poco tornati in Italia. Assieme al mio bel fratello. Questione di minuti, e saranno di nuovo qui. A casa.
Potrei dire che un po' mi scoccia rinunciare alla (quasi) totale libertà di questi giorni, che non sono affatto contento del fatto che i prossimi giorni sarò svegliato tutte le mattine all'alba delle 10 e mezza da uno a caso dei miei genitori, che non sopporto l'idea di riavere tra le palle quel simpaticone di mio fratello. Potrei dirlo, e in effetti un po' sarebbe vero (soprattutto nella parte riguardante mio fratello); ma sarebbe anche un po' falso.
In questi giorni ho capito che sono abbastanza "indipendente" da poter sopravvivere senza problemi con pochi soldi, poco cibo, poca voglia di andare a far la spesa e tanta pigrizia, ma che non lo sono abbastanza per fare da balia a due dirty mexicans e per sopportare lo stress di avere gente in questa casa dove anche respirare potrebbe disturbare i vicini.
Dunque, bentornati mammi e papi. Mi siete mancati, davvero. E bentornato anche tu, fratello ciccione. Mi sei mancato perfino tu.
Se vi aspettate di trovarmi diverso, resterete molto delusi. Troverete il solito, pigro Cosimo cazzeggiatore di una volta. Come è giusto che sia, e come piace a noi ggiovani.

Feelin' so Penk.

Ah, PS: Wanna see you again, girl. Soon.

sabato 26 luglio 2008

Back

Ne ho vedute tante da raccontar.

Però adesso devo andare da Cocco (il quale sarà probabilmente già incazzato causa ritardo del sottoscritto), quindi chiudo qui. Vi saluto, cari lettori, regalandovi questa splendida foto che riassume un po' la mia recente esperienza vacanziero-lavorativa in quel di Bullion, near Paris.


domenica 6 luglio 2008

Vicenza non è contenta che ce ne andiamo


Guarda come piove.
Francia, arrivo.
Poi torno, eh. Non vi preoccupate.
Ci vediamo il 26 Luglio. Sempre qui, sull'Anti-Blog.

PS: Auguri Fabio!!!
Con qualche giorno di ritardo, ma fa sempre piacere vero?
4 Luglio, 43 fottuti anni, 1,50€ per lo spritz... sei il migliore, vecchio.
Mi mancherai anche tu.
Fan Club Cance!

Mi
mancherete tutti voi. Come tante scimmie.

venerdì 4 luglio 2008

FESTONE DABBETTA

Giovedì 3 Lujo, via Btg. Val Camonica 16 (casa bianca)
dalle ore 22.00 till dawn
senza un se e senza un ma
ideato durante una corsetta al Querini
progettato durante una pisciata in succursale
organizzato in meno di un giorno
un evento da più di 70 fottute persone, il...

FESTONE DABBETTA
(Se non c'eri, sei proprio una nerchia)


Questo è stato.

Un paio di ringraziamenti a:
  • me e Ste, che abbiamo avuto la geniale idea del festone dabbetta;
  • tutti coloro che, assieme a noi due, hanno preso parte all'organizzazione del festone (Pila, Cava, Matte, la Serena, Davide, Pig, l'amico senza nome di Pig, Ferro, l'Irene e, naturalmente, la Betta);
  • i genitori della Betta che ci hanno lasciato a disposizione quella bella grande e bianca casa;
  • tutta la bella gente che è venuta al festone (più di 70 persone eravate!);
  • gli Always, in particolare, per ovvi motivi e per non aver distrutto niente;
  • il Romano e i suoi amici universitari ancora per ovvi motivi e per non essersi annoiati (spero);
  • lo spillatore di Festambiente di nome Simone, che è stato il primo a pagare l'euro dell'entrata;
  • il frigo di casa Margoni, in quanto dotato di erogatore di ghiaccio;
  • la Francesca Bottaro e la sua amica Anita, che sono venute con Pig e che ho visto per più o meno 10 minuti;
  • l'Anna che era senza Jack;
  • tutta la gente che conoscevo ma che non avevo invitato che è arrivata ieri sera all'improvviso (Giò Beggio tra i tanti);
  • tutti quelli che non ho visto tra la marea di gente che c'era;
  • tutte le persone con cui sono stato, e in particolare una;
  • Matte (Santon) perchè ha passato una serata diversa da tutti gli altri;
  • la Gorghella per averci provato con Cava;
  • Cava e Davide per aver detto ancora più cazzate del solito;
  • Pila per aver detto almeno quaranta volte, stamattina, "tra 10 minuti parto e vado a lavorare";
  • la bici di mia madre che oggi c'era ancora;
  • il sacchetto con le scritte cinesi (o giapponesi, chissà?) che, appena aggiustato, andò perduto dopo aver svolto un degno compito;
  • la Jey, per i regali che ha fatto a Cava e a Pila;
  • Cocco, perchè di sì;
  • l'euro che ho trovato per terra a una certa ora, mi serviva proprio;
  • mia mamma per avermi chiamato alle 4 e mezza;
  • i tavolini di cristallo per non essersi rotti;
  • la Betta, per essere stata così tranquilla e tutto sommato allegra anche quando puliva la casa praticamente da sola, per averci dato un tetto e del cibo, per avere, sostanzialmente, permesso che tutto ciò che è successo ieri sera succedesse.
Se scrivo in modo contorto o sgradevole, è perchè ho molto sonno.
Buonanotte.

The Ting Tings

martedì 1 luglio 2008

Un uomo che si era rotto le palle di scrivere post con vaghe (ma neppure troppo) sfumature emo-bociassa

Vi chiedo scusa per la serie (troppo lunga) di post che poco avevano a che fare con lo stile caratteristico dell'Anti-Blog. È stato un periodo un po' così. Anzi, in realtà, i post li ha scritti mio fratello: lui si che è un emo. Guardate.


Ah, nel caso vi interessasse, fonti molto attendibili ci informano del fatto che nella mattinata di ieri, 30 Giugno annus domini 2008, Fede il folle suonatore di banjo sossanese ha trovato un plettro nel sacchetto delle patatine Wacko's. Esprimiamo il nostro cordoglio ai vicini del detto rocker, che possono dire addio alla quiete estiva almeno fino a quando il plettro non verrà consumato dalla furia metallara dello strimpellatore pazzo.

sabato 28 giugno 2008

La corsa

In bici. A mezzanotte, più o meno. Lungo strade di periferia. Correndo (scappando?) il più veloce possibile. Sotto la pioggia. Ascoltando, non so perchè o forse lo so fin troppo bene, il punk cazzone degli Offspring. Con l'acqua che mi entra nella bocca e negli occhi. Non vedo un cazzo. Però corro fra le macchine.

Potreste pensare che si tratta di una merda di situazione. Che sono un maledetto sfigato. Forse avete ragione, ma io non sono troppo d'accordo.
Perchè l'importante non è se hai realizzato i tuoi sogni o meno, ma quanto sei disposto a correre per cercare di raggiungerli.

E poi, probabilmente, avrò fatto ridere la gente che mi ha visto.

La storia del pescatore (parte 2)

[...continuing]

Mentre Ugo pescava, Lola otteneva dei vestiti cucendo assieme pezze di qualsiasi tipo, forma e provenienza. I due erano poveri, ma finchè avevano da mangiare e da vestire e potevano pagarsi tutti gli anni le vacanze alle Mauritius erano contenti così.
Ugo aveva molti amici. I principali erano John, Jack, Johnny e Joe. A volte i cinque si trovavano a casa di Jack, che era un ricco latifondista curdistano, per giocare a rubamazzetto acrobatico, a briscola subacquea o a poker bendato.
Lola aveva poche amiche. Le principali erano Calanthia, Callsita, Candace, Careen, Carlie, Caroline, Catherine, Cayley. A volte le nove si trovavano a casa di Candace, che era una vecchia vedova colombiana, a lavorare a maglia e a spettegolare.

Ugo e Lola vivevano bene assieme, tutto sommato. Beati loro.

[end.]

domenica 22 giugno 2008

Tornato

E voglio già andarmene di nuovo.
Odiare coloro che ti hanno messo al mondo non è una bella cosa, me ne rendo conto, ma i due malvagi ce la stanno mettendo tutta per costringermi a farlo. Non credo sia colpa mia. In ogni caso, voglio andarmene. Voglio tornare al mare.

Scusatemi per la riflessione prettamente autobiografica in stile blog-donnina, però ci stava. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Dell'odio figlio->genitori, intendo.

In ogni caso, eccomi di nuovo qua, sull'Anti-Blog, almeno fino al 7 Luglio. A cazzeggiare, come sempre.
Per riempire questo post, vi racconterò una storia.

C'era una volta un pescatore di nome Ugo, il quale era sposato con una sarta di nome Lola. Ugo si svegliava alla mattina presto, prima del sorgere del sole, tutti i santi fottuti giorni, usciva di casa, prendeva la canna da pesca e tutte le altre cose che usano i pescatori per pescare e si incamminava verso il lago. Camminava piano, con il capo chino e con lo sguardo fisso al terreno un passo davanti ai suoi piedi. A volte ascoltava la musica con l'i-pod. Altre, fischiettava solitario motivetti di canzoni marinare che aveva imparato ai tempi in cui era un pirata della ciurma di Jack Sparrow. Altre ancora, giocava con lo yo-yo oppure giocolava con due palline (una rosa e una gialla, pare) con la mano che aveva libera.
Sebbene il lago fosse distante meno di un chilometro dalla casa del pescatore, Ugo vi arrivava sempre in non meno di mezz'ora. Questo perchè gli piaceva prendere la vita con una certa calma. Non andava mai al lago in bici, anche se avrebbe potuto farlo senza troppe difficoltà, perchè non aveva voglia di aprire il portone del garage. Una volta arrivato al lago, Ugo si sedeva sull'argine e montava la canna da pesca e stava a pescare per ore ed ore.
Ugo pescava sette pesci ogni giorno, tutti i giorni da quando aveva cominciato a pescare al lago.

[To be continued...]

giovedì 12 giugno 2008

Saluti

Domani il vostro AntiBlogger preferito parte per una (breve) vacanza marittima in quel di Ca' Savio, ridente paesino turistico sulla superba costa adriatica settentrionale, nelle vicinanze della più famosa ma non per questo migliore città di Jesolo.
Anche se ritornerò tra una settimana, mi sento in dovere di salutarvi tutti, dal primo all'ultimo (saltando forse quelli che mi stanno antipatici).
Anticipo il commento per la partita di domani sera: è stato bello ragazzi, sarà per la prossima volta.

In questi giorni continuate a visitare l'Anti-Blog. Così il conteggio delle visite aumenta.

mercoledì 11 giugno 2008

Let it be

Così dicevano i Beatles.
Io dico: let it be sticazzi. Ci sono cose che non possono essere. Tipo che due imprenditori veronesi uccidano un dipendente romeno per intascarsi i soldi dell'assicurazione.
Vaffanculo.

Borin non andare in America. Resta qui che abbiamo bisogno di uno come te.
Firmate la petizione "Non te ne andare Borin!".

lunedì 9 giugno 2008

Noccioline


17/2/82
Charlie Brown: "Secondo te, durano più a lungo le cose buone o le cattive?"
Linus: "Le buone durano otto secondi... Le cattive tre settimane"
Charlie Brown: "E in mezzo?"
Snoopy: "In mezzo bisognerebbe schiacciare un sonnellino..."

15/3/82
Sally: "Odio le gite! Odio andare in autobus!"
Linus: "Un giorno sarai probabilmente una segretaria e dovrai prendere tutti i giorni l'autobus per andare al lavoro..."
Sally: "Io no! Avrò la mia auto sportiva e un parcheggio riservato!"
Linus: "La vita è sogno!"

17/5/82
Snoopy: "Uno sa che fa freddo quando sente i piedi tossire"


Un sincero ringraziamento a quello che Umberto Eco ha definito un "Poeta": le sue noccioline si mangiano con gli occhi.

sabato 7 giugno 2008

THE END

È... FINITA! FINITA! FINITA! FINITA!... EVVAI!!!

Grazie a tutti i Coccazzi (# 4ever), a Borin, ai 200 gavettoni, a Pila che a volte ritorna, ai pettorali di Marconi, a miss maglietta bagnata 2008, alle Olimpiadi di Fisica, a Cocco nella fontana, a Flipper che però oggi non si è fatto vivo, a tutta la bella gente del Ballo, alla pioggia che ha aspettato fino ad adesso, a Giò che dorme per strada e mi racconta belle storie e a tutti quelli che si ricordano il mio nome.


In realtà, mi mancherà un po' la scuola.

mercoledì 4 giugno 2008

Vuoto

CosimoAntiBlogger intende scusarsi con i suoi lettori per non aver aggiornato l'Anti-Blog negli ultimi giorni. Egli intende altresì avvisarli del fatto che continuerà a non postare per un tempo indefinito e probabilmente indefinibile. Ciò in conseguenza a una triste serie di eventi che ha creato nel nostro AntiBlogger preferito un grande vuoto.

L'incertezza, la maledetta fottuta incertezza: questo è ciò che mi manca.

giovedì 29 maggio 2008

100

Era un po' che cercavo il coraggio (oltre che un pretesto) per postare di nuovo sull'Anti-Blog. Questo perchè, cari amici lettori, il post che vado a scrivere è il numero 100. Vi rendete conto?
In così relativamente poco tempo ho scritto così tanti piccoli racconti, riflessioni o, se preferite, cazzate. Non posso negare di sentirmi orgoglioso della mia opera e, al tempo stesso, vagamente commosso al pensiero che 100 parti di me, che io lo voglia o no, ora sono fissate qui, grigiolino su nero, esposte al pubblico e consegnate ai posteri. A futura memoria. E per uno che, come me, tende a dimenticare tutto, vi assicuro che questa è una gran figata.
Non ho ancora riletto nessuno dei miei post più "antichi", ma so che quando lo farò sarò inevitabilmente colpito da un sentimento un po' emo che passa sotto il nome di "malinconia". Quindi magari non rileggerò mai i miei vecchi post.
Detto questo, mi diverto a notare che, mentre scrivo questo centesimo post, il contavisite dell'Anti-Blog, powered by shinystat, segna 2800 visite. Quanti bei numerini tondi.

Vorrei approfittare di questo momento squisitamente autocelebrativo e dalla dubbia utilità per:
a) salutare la mia mamma a cui sto così tanto sulle palle;
b) lanciare un appello a tutti i lettori di questo blog: non è che qualcuno di voi sarebbe disposto a tagliarmi i capelli?
c) esprimere il mio costante e perpetuo disprezzo verso gli emo;
d) ridere di due inutili donnine che non ce la faranno mai;
e) ridere ridere ridere di un po' tutto in quanto ho deciso che questa sarà una fine anno scolastico molto cazzara.

Feelin' so Penk.

lunedì 26 maggio 2008

Maledizione

Postulata l'esistenza di Dio inteso come essere absolutus, omnipotens (ok, non sono proprio sicuro che si scriva così) & creator:

Che Dio maledica il mal di gola;
che Dio maledica la gola per essere la sede del mal di gola;
che Dio maledica il corpo umano per il fatto di essere costituito, tra gli altri apparati, tessuti e organi, anche dalla sopramaledetta gola;
che Dio maledica l'Uomo in quanto somma di anima e corpo;
che Dio maledica la pioggia, la quale è causa del mal di gola;
che Dio maledica le nuvole che producono la pioggia;
che Dio maledica i mari, da cui evapora l'acqua di cui sono fatte le nuvole;
che Dio maledica i fiumi per essere coloro che riforniscono di H20+vari sali i mari e gli oceani;
che Dio maledica la pioggia che riempie i fiumi;
che Dio maledica i mari, da cui evapora l'acqua di cui sono fatte le nuvole;
che Dio maledica il ciclo dell'acqua, che mi fa sembrare ripetitivo;
che Dio maledica gli ombrelli che non sono ancora in grado di volare in mano al proprio propietario (notare l'allitterazione o quello che è);
che Dio maledica me stesso perchè sono gracilino e dalla salute cagionevole;
che Dio maledica se stesso perchè ha creato tutte queste maledette cose.

P.S.
Che Dio, già che c'è, maledica gli Emo, com'è giusto che sia.

domenica 25 maggio 2008

La domenica mattina

La domenica mattina
voglio stare nel mio letto
è necessaria un'aspirina
per non diventare matto

Così cantavano i Matrioska, ed era l'autunno 2002. Le loro parole, tuttavia, risultano molto attuali in questa uggiosa domenica mattina dell'estate (?) 2008. Penso che tutti noi vogliamo restare nel nostro letto, almeno fino alle tre di pomeriggio. Sull'aspirina non sono tanto d'accordo: al momento preferirei qualcosa per il mal di gola, ma non fa niente.

La domenica mattina che sogno:
La domenica che sogno inizia alle tre/quattro di pomeriggio, quando l'ossigeno contenuto nella mia camera si è consumato del tutto e la concentrazione di anidride carbonica è salita oltre l'immaginabile (per info sulla normale composizione dell'aria, clicca qui). Prima di morire soffocato, sono costretto ad alzarmi e aprire la porta e la finestra. Nella domenica che sogno, fuori c'è il sole, gli uccellini cinguettano, le api fanno il miele e una gran gnocca entra in camera mia fumando una sigaretta col bocchino (che fa molto chic ma anche kitsch).

Lei mi dice: "senti un po'
questa notte è stato bello"
Non ricordo non lo so

La domenica mattina che è:
La domenica mattina che è inizia alle otto/nove di mattina, quando un atroce mal di gola di livello 5 mi sveglia e mi impedisce di riaddormentarmi (per info sul mal di gola, clicca qui). Prima di morire dal dolore, sono costretto ad allungare il braccio per prendere la scatola della Borocillina, farmaco che, in quanto omeopatico, riduce dello 0,4% il maledetto fastidio orale per una durata di più o meno 1' e 32'' - ma questo è ciò che offre la casa. Nella domenica che è, fuori è nuvoloso, gli uccellini probabilmente sono morti uccisi dalle nonsoquante giornate annuali in cui nell'aria di Vicenza ci sono più polveri sottili che azoto, le api fanno il miele ma se lo mangiano pure e mia madre entra in camera mia verso le 11, urlandomi che è tardi e che mi devo alzare.

Che stress.

giovedì 22 maggio 2008

Post da casa di Santon

Un caldo saluto a tutti i miei appassionati lettori ninja in questo giorno di primaverestate 2008 appalla.
Alcuni di voi si staranno probabilmente chiedendo quale strano motivo mi potrebbe aver spinto a postare la foto di un emo della minchia in questo bel Anti-Blog.
La risposta è semplice: al momento mi trovo a casa del detto emo, in compagnia di Cava "il nanogaytuttoattaccatoscrittotuttoattaccato", della Mongia "la debosciata", della Elisabetta "la Rosa " e, ovviamente, dell'Emo con la E maiuscola di livello 3,5 che compare nella foto (che preferisce essere chiamato eMoGaIoXxXo.O).
Scrivo mentre due lunghi serpenti amoreggiano con Cava e la Mongia, in una specie di orgia inter-specie. La situazione di promiscuità è quasi intollerabbile e la Mongia sta mordendo i capezzoli a Cava (il quale, stranemente, lancia scimmieschi e reiterati urli di dolore/godimento che turbano la quiete pubblica). Capite bene come si tratti di una situazione fuori dall'ordinario ovvero "straordinaria" (da "extra"+"ordinaria", presumo), quindi scusate lo stile sconnesso e poco coeso.
Pregate perchè il vostro AntiBlogger preferito sopravviva all'incontro ravvicinato con questo branco di sclerati.
Nella speranza di riscrivervi presto, vi saluto e vado ad aiutare il mio triste amico emo che ha tanto bisogno di affetto.
Ciao.

lunedì 19 maggio 2008

No-Post

In questi giorni non posto. Studio (ci provo, almeno). Ci sentiamo prima o poi, cicci.

sabato 17 maggio 2008

Progetto Psichedelico

Era da molto che avevo deciso di regalare al mondo questo folle "progetto psichedelico". Ci stavo lavorando da un bel po'. Be', ecco il risultato di questo mio lavoro:

venerdì 16 maggio 2008

Biker Mice - una leggenda

Volevo fare un post serio, ve lo giuro. Un post in cui vi avrei parlato di un qualcosa più o meno importante. Un post lungo, che avrebbe senz'altro superato le 10 righe (cosa che ormai non capita più tanto spesso nell'Anti-Blog). Volevo farlo, credetemi.
Ma poi, curiosando su deviantART, un sito un po' donnina sciopping o, se volete, in stile cava, mi sono imbattuto in un'immagine che mi ha riportato nel mio passato. Per un attimo - uno di quei lunghi attimi in cui pensi: "ei, io questa roba l'ho già vista...".
Quindi, domanda: chi si ricorda dei Biker Mice?

giovedì 15 maggio 2008

Auguri Polla!

Auguri Polla. Che altro dire? Ho di recente (oggi) scoperto cose sul mio conto che non avrei mai sospettato. Un po' di tristezza, forse, mista a una sentimento di spontanea sorpresa. Mi fermo qui, e chi ha orecchie per intendere, intenda. Gli altri, in camper.

Pessima battuta sotto concessione di Cavajon Marco, detto "il falso gay".

mercoledì 14 maggio 2008

Giuriolo Rules

Un piccolo saluto prima di andare a dormire.
Leggetevi questa conversazione tra menti superiori, è un consiglio caloroso. O un caloroso consiglio. Non sarete più gli stessi, dopo.

Concupiscente

Qui di seguito è riportata una discussione realmente avvenuta qualche tempo fa tra me e la cara Annaggì, la quale saluto calorosamente.

annie scrive:
molto poco,sto diventando isterica!cmq il concupiscente uomo del meteo
annie scrive:
del metro ha detto che dmn sarà
annie scrive:
il giorno più bello della settimana..per fortuna!
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupiscente...
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
senti, ho preso uno spritz prima...
annie scrive:
vuoi un applauso?
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
no
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
vorrei che mi dicessi cosa vuol dire concupiscente prima che mi alzi per prendere il vocabolario.. o che mi sforzi di farmelo venire in mente
annie scrive:
fai un compromesso,guarda sulla cara vecchia wiki
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
nn lo sai neanke tu insomm
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
a
annie scrive:
sì che lo so,semo,è che se te lo dico non fai nessuno sforzo e non è più divertente!
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
certo che voi donne siete proprio perfide
annie scrive:
non generalizzare,ora
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
allora, tu sei proprio perfida
annie scrive:
già meglio
annie scrive:
allora visto che sono perfida lo rimango fino alla fine
annie scrive:
e me ne vado di là a leggere fingendo di essere un'intellettuale
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
ma che maledetta
annie scrive:
ok dai mi sento buona hai 10 secondi del mio tempo prezioso per dirmi qualcosa di significativo
annie scrive:
da ora
annie scrive:
10
annie scrive:
9
annie scrive:
8
annie scrive:
7
annie scrive:
6
annie scrive:
5
annie scrive:
4
annie scrive:
3
annie scrive:
2
annie scrive:
1
annie scrive:
gong
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
io ti amo!
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
che c entra anche con concupiscente, in qualche modo
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
non ci crederai, ma ci sn arrivato da solo
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
anche perchè la wiki nn è un dizionario
annie scrive:
sì,ma la wiki ha sempre una risposta a tutto,non delude mai..
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
no
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
cmq
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupiscente ovviamente deriva dal latino
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupisco (concupiscere)
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
beh, magari è un deponente ma nn importa
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
cmq
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupiscere come tu ben sai è un incoativo di concupere
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupisco->concupio
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupio->cum+cupio
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
quel cum può essere un rafforzativo del tipo "con tutte le forze"
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
quindi "desiderare ardentemente"
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
poi visto che è cum, sarà probabilmente riferito a qualcun altro
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
e questo è concupio
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
concupisco, che l incoativo, vorrebbe dire, letteralmente, iniziare a fare quella cosa - cioè iniziare a desiderare ardentemente
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
quindi, in senso traslato immagino sia desiderare molto qualcuno o qualcosa
*unicef Cosimo detto "il Penk" scrive:
quindi concupiscente dovrebbe essere un morto di figa in sostanza
annie scrive:
eccellente,cosimo,eccellente,ti sei dimostrato il mio discepolo migliore!

lunedì 12 maggio 2008

Resistenza

"È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista." (Costituzione della Repubblica Italiana - XII disposizione transitoria e finale)
Potrebbe essere utile ricordare che questo fantomatico "partito fascista" non sarebbe mai stato "disciolto" se non si fosse verificata una serie di eventi tra i quali ha avuto un ruolo di innegabile importanza quella strana cosa chiamata "Resistenza".
La Resistenza. Chissà cos'è. Pochi, stando al parere dell'amico P***, se ne ricordano ancora. Riferirsi ad essa sarebbe "un grande tuffo nel passato che molti non capirebbero". Vorrei che, per un attimo, tutti voi vi fermaste a riflettere sull'enorme gravità di quest'affermazione.
Dico "grave" per due motivi:
1) Se davvero molti non capirebbero il perchè di un riferimento alla Resistenza nel nome del nostro circolo (ricordo che siamo Giovani Democratici, non iscritti ad Azione Giovani), direi che la cosa potrebbe essere considerata più che tragica. L'antifascismo è (o dovrebbe essere) un valore trasversale, appartenente a tutti gli Italiani, e la Resistenza non è stata fatta dal Pci (quei cattivoni dei comunisti) o dal Psi, o dalla Dc, ma da molti (300.000) uomini e donne che hanno rischiato la propria vita per permettere ai popri figli di vivere in un'Italia libera e democratica. Senza il sacrificio di quelle persone, non si avrebbe ora quella simpatica cosa chiamata "Costituzione" e di sicuro noi non saremmo qui a cianciare e a lamentarci di cazzatine come la laicità, il conflitto di interessi, la mafia, eccetera.
Sono orgoglioso del fatto che i miei nonni e bisnonni materni siano stati tra quelle 300.000 persone.
2) Sinceramente, mi sembra stupido oltre che oltraggioso nei confronti dei molti partigiani ancora vivi ridurre la Resistenza a un episodio appartente al passato, una sorta di "storiella" da raccontare a scuola per poi essere dimenticata. Credo, ma spero non sia solo una mia opinione, che dire che Giuriolo "rappresenta solo un frangente storico" sia un'affermazione insensata, che non considera il fatto che la Resistenza è uno dei principali fondamenti della Costituzione Italiana. Dimenticare quel "frangente storico" vuol dire dimenticare da dove veniamo, chi siamo e perchè lo siamo.
La Resistenza non è uno tra i tanti fatti che costituiscono la storia dell'universo. È un momento fondamentale della storia d'Italia, che deve essere ricordato se si vuole dare un senso a ciò che è seguito, fino ad oggi.

Si può discutere sull'intestazione di un circolo comunale dei GD, ma non sull'imprescindibile importanza della Resistenza e di coloro che l'hanno resa possibile.

Ciò che avete appena letto è la risposta ad una mail scritta oggi, 12 Maggio 2008, da un Giovane Democratico vicentino. Il testo della mail non è stato pubblicato e il nome del GD è stato censurato per ragioni di correttezza più che di rispetto della legge sul diritto d'autore. La mail è comunque reperibile in questo Google Group (è sufficiente iscriversi).

2251 visite. Come è potuto succedere?

Chissà come e chissà perchè, a volte capita di ritrovarsi da qualche parte senza ricordarsi come ci si è arrivati.
Questa è un po' la sensazione che provo quando il bel Mozilla carica la pagina del mio amato Anti-Blog: cristo, è proprio una figata - come ho fatto a scrivere tutte queste stronzate? Dove ho trovato tutta questa ispirazione?
Non riesco davvero a ricordarmelo. E probabilmente sta proprio qui il bello. L'Anti-Blog è una scoperta giornaliera anche (soprattutto?) per me.

sabato 10 maggio 2008

Non ci sono più le mezze stagioni

Vi sembrerà incredibile, ma il vostro AntiBlogger preferito è a corto di idee. Sarà che è ormai arrivata l'estate e fa un caldo boia, mentre fino a una decina di giorni fa era ancora inverno. Oppure sarà che la scuola sta finendo e io, adeguandomi, mi sto lentamente mettendo in stand-by. Sta di fatto che qui a Vicenza, tra un ponte e l'altro, tra una festa e l'altra (stilose o pallose che siano), si stanno facendo quelli che hanno tutta l'aria di essere i preparativi in grande stile per quella che potrebbe essere l'estate più Rock di tutti i tempi. Ma anche, pacatamente, uno scartavetramento di maroni colossale. Chissà. Come ebbe modo di dire qualcuno non molto tempo fa, "chi vivrà vedrà".
In ogni caso, fa molto caldo - accidenti al riscaldamento globale.
IL riscaldamento globale, già. Quello strano fenomeno per cui, da qualche anno a questa parte, ogni estate nei ricchi e confortevoli paesi occidentali, dove (quasi) tutti possono curarsi da (quasi) tutte le malattie comprando farmaci a prezzo (più o meno) accessibile, muoiono migliaia di innocenti vecchietti, falcidiati non da qualche epidemia o carestia stile paese del Terzo Mondo, ma dal caldo. Dal maledetto caldo, un caldo infernale. Che uccide, oltre ai vecchi, anche i bambini e, in generale, i più fisicamente deboli. Un particolare tipo di selezione naturale. E come reagiamo, noi furbi occidentali? Ci chiudiamo in casa con l'aria condizionata a palla - favorendo il riscaldamento globale. Ricordo infatti che il cosiddetto "condizionatore" è nient'altro che una macchina frigorigena che certamente estrae calore dalle nostre abitazioni, ma solo per buttarne fuori in quantità maggiore nell'ambiente.
Non ho la minima idea di cosa possano fare gli uomini per fermare l'aumento della temperatura, ma credo di poter dire, a naso, che mi pare si stia andando nella direzione opposta a quella di una possibile soluzione di questo scottante problema.
Perchè ho scritto tutto ciò, vi chiederete. Perchè ho caldo, e io odio il caldo.

Cocco erotico.

giovedì 8 maggio 2008

mercoledì 7 maggio 2008

Pioggia

E se piove, noi ci bagneremo.

Sentiti ringraziamenti a Maria Maderni, inventrice geniale di questa massima ormai resa celebre dal sottoscritto.

lunedì 5 maggio 2008

Io sono l'uomo che non sa parlare & scrivere & capire

C'era Lovato, ed era l'AntiRock. Io sono Cosimo, e sono l'AntiBlogger.
E fin qui, niente di nuovo.
Quello che è nuovo è che (anche) in questo Anti-Blog stanno succedendo cose strane. Cose che sfuggono alla mia comprensione. Ma non a quella di Stefano, probabilmente. Quindi, grazie Ste.

Guardate la foto qui a fianco, scattata ai musei vaticani durante una visita di (d)istruzione (come direbbe il caro professor BigTower che, nel caso fosse un mio lettore, saluto e ringrazio per tutti i profondi insegnamenti che riesce a impartirmi). Guardate quella statua. Io pensavo che fosse un carciofo. La guida invece ci ha detto che è una pigna. La domanda è: perchè?
Perchè una pigna?
Ok, qualcuno potrebbe chiaramente obiettare: perchè no? Ma non è questo il punto. Magari chi ha deciso di mettere lì quella maledetta pigna di bronzo le dava qualche significato - per lui significava qualcosa.
Per me invece no. È solo un'inutile pigna enorme. Non c'è niente da capire, da quella pigna. A parte che, tra l'altro, se almeno fosse stato un carciofo sarebbe stato qualcosa di commestibile; ma una cavolo di pigna... a cosa serve? Perchè farne un simbolo? Un simulacro?
Ah, l'insensatezza umana.
Oppure magari è colpa mia. Magari sono incapace di capire. O magari me lo sono inventato.

Insomma, non si può pretendere che uno capisca sempre tutto. E, alla fine, la stupidità è solo un altro tipo di intelligenza.

domenica 4 maggio 2008

venerdì 2 maggio 2008

Mi sono troppo divertito a guardarlo

You can't always get what you want

Così dicevano i Rolling Stones. E se lo dicevano loro che erano delle rock star(s) e di sicuro non erano sprovvisti di soldi e donne, cosa dovrei dire io, inutile studentello non ancora diciottenne?


Oltre a questa parentesi riflessiva un po' emo che può essere considerata come la conclusione del post precedente, ci sono un paio di cose che vorrei scrivere.
La prima è: COCCO EROTICO!
La seconda è: Borin è davvero l'uomo più leso che abbia mai conosciuto, e la foto qui a fianco ne costituisce una prova più che evidente.
Questa foto è stata scattata ieri, primo Maggio 2008, da qualche parte in piazza San Giovanni (credo). Piazza dove la sinistra PD di Vicenza ha pogato scimmiescamente sulle canzoni del signor Caparezza, ha cantato a squarciagola una canzone ormai dimenticata dai più dal titolo di "Bella Ciao" e ha partecipato a cori ribbelli della Base, come il celeberrimo "Berlusconi pezzo di merda". Una gran concerto, bei momenti anche di forte pathos.
Il resto non ho voglia di scriverlo qui.
Scrivo tutto ciò in uno stato di sonnolenza quasi totale, che opprime le capacità intellettive & intellettuali, quindi scusatemi se il mio periodare può risultare sconnesso o addirittura incomprensibile.

mercoledì 30 aprile 2008

Is anybody goin' to listen to my story?

Attenzione - questo post ha un'alta percentuale di contenuti emo. Se siete emosensibili, non leggetelo. Se siete emo, girate al largo. Se vi chiamate Ugo, mordetevi la mano destra.

A story about a man who is hated.
An'... no one knows what is like to be hated... to be fated
To telling only lies.


Forse non tutti mi odiano...
Torre è una persona poco seria che non riesce a vedere come stanno le cose - o forse non vuole farlo.
Ma in fondo lo capisco: un terrone nel profondo Nord, un uomo di sinistra in una città di destra (?).
Lo capisco ma non lo giustifico. E non l'ho studiato perchè non lo ritenevo giusto.
Eccheccazzo.
E, stavolta, quanto è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile, ho ragione.
Del resto, se piove noi ci bagneremo.
Feelin' so Penk.

martedì 29 aprile 2008

ABBIAMO VINTO!!!

ACHILLE VARIATI TRIONFA! VICENZA È FINALMENTE NOSTRA!

domenica 27 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni - Terzo Episodio

Riassunto degli episodi precedenti: Cosimo nasce e poi cresce. Per i dettagli, leggetevi gli episodi precedenti (primo, secondo).

TERZO EPISODIO
La sfiga mi perseguita, è proprio vero. Avevo scritto un terzo episodio da paura, ma non so come si è cancellato da solo all'improvviso, senza apparente motivo. Vaffanculo. Provvederò a scriverne una versione alternativa, prima o poi.
Questo è ciò che rimane del post originale:
"Se vi state chiedendo cosa sia il Pastafarianesimo, cliccate qui. Trovete delle risposte.
Come avrete notato, il primo e l'ultimo episodio di questa bella storia sono scritti in prima persona, mentre il secondo in terza. Questo perchè il primo e l'ultimo sono in realtà degli estratti dal diario segreto segretissimo di reggolBitnAomisoC, il gemello malvagio di CosimoAntiBlogger.
Qualsiasi rifermento a persone o enti realmente esistenti è sicuramente casuale e non voluto - o forse sì."

Guardatevi tutti anche Across The Universe, oltre che Shine A Light. Questo per ristabilire la par condicio tra Rolling e Fab4.

sabato 26 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni - Secondo Episodio

Riassunto dell'episodio precedente: Cosimo nasce in un luogo dimenticato da (Ronnie James) Dio da una coppia di genitori dalla ferrea morale ma dediti all'alcolismo e cresce in una piccola casa di un piccolo villaggio nella campagna lussemburghese. All'età di cinque anni strangola il fratello neonato nel tentativo di mantenere il suo status di figlio unico. I suoi perfidi genitori, tuttavia, si vendicano e nel giro di nove mesi un nuovo mostro viene alla luce. Il maledetto questa volta è più grosso e il piccolo e gracile Cosimo non riesce a sopprimerlo ed anzi perde due dita nello scontro. Rassegnato alla convivenza con il nano rompicoglioni, il nostro eroe si consola ricordando ai suoi malvagi genitori che rimane pur sempre il primogenito.
Chi non fosse troppo sicuro che questo sia effettivamente il riassunto dell'episodio precedente, è invitato a notare come nel Primo Episodio, ad un certo punto, si legga chiaramente "visse un'infanzia tutto sommato allegra e spensierata".

SECONDO EPISODIO
Divenuto ormai un ometto, il prode Cosimo cominciò ad interessarsi d'arte e di letteratura e, dopo un breve periodo di studio dei classici da autodidatta, pubblicò la sua prima e unica opera intitolata "Quando prinìpi balena guardarono jump in una notte di luna blu", un carme in strofe saffiche con accompagnamento di xilofono previsto per la rappresentazione teatrale. Quello che probabilmente dove essere stato inteso da Cosimo come l'estremo tentativo di creare una forma d'arte nuova e onnicomprensiva si tradusse, incredibilmente, in quella che fu definita "la più spregevole porcata del secolo" o anche "qualcosa di paragonabile a un calcio nelle palle". Fu, dunque, un flop del tutto imprevisto ed inspiegabile, di fronte al quale la ragione umana può solo chinare il capo, deporre le armi e sputare il chewing gum. Pare, tra l'altro, che solo una decina di persone oltre all'autore abbiano avuto il coraggio di iniziare a leggere il testo dell'opera dopo essersi scontrati con l'assoluta insensatezza del titolo.
Abbandonata la Musa poetica e compiuti i dieci anni d'età, il bel Cosimo cominciò a svolgere svariati lavori manuali nel tentativo di raggiungere l'indipendenza economica e di pagare i numerosi debiti che il fratello aveva accumulato in un periodo di strani traffici con persone poco raccomandabili.
Presi i voti presso l'ordine dei frati cappuccini nella speranza che questo gli garantisse delle colazioni omaggio, l'adolescente Cosimo ebbe vari momenti di crisi spirituale, l'ultimo dei quali lo portò a maturare un profondo sentimento d'odio per gli uomini che si tingono i capelli.

-FINE SECONDO EPISODIO-

Seguite numerosi il racconto della vita del vostro AntiBlogger preferito!
E andate a vedervi Shine A Light - quel film è una bbomba.

venerdì 25 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni (e probabilmente nessuno di voi ne ha sentito la mancanza)

Vi devo chiedere scusa per non aver più postato (dal sedici Aprile, mica scherzi). Del resto, essendo questo un'Anti-Blog e per di più scarsamente frequentato, credo di non aver rovinato la vita a nessuno deponendo la tastiera per una decina di giorni. Tuttavia, la mia alta consapevolezza morale e il sommo rispetto che nutro per i miei venticinque lettori mi spingono, con forza e ferrea determinazione, a genuflettermi e prostrami ai vostri piedi. Io, il Menestrello, il Giullare, ho trascurato i miei compiti (anzi, il mio unico compito - cioè quello di scrivere cazzate) per ben 9 lunghi e freddi giorni. Scusatemi. Ve lo chiedo umilmente.

Conclusa questa breve (ma forse troppo lunga) parentesi di vaneggiamenti di un uomo che aveva detto addio alla sua dignità troppo tempo fa, posso spiegarvi, se volete, perchè in questi nove giorni non ho più aggiornato questo bell'Anti-Blog (che, tra l'altro, viene sempre più spesso criticato, sbeffeggiato e, ancora peggio, comparato a un normalissimo blog). Mettetevi comodi, prendetevi un po' di pop corn oppure uno spritz e preparatevi ad ascoltare una lunga storia.

Tutto ebbe inizio nel lontano 1990, in un freddo e piovoso giorno d'autunno pochi giorni prima della festa pagana chiamata "àllouin". Alla fine di un lungo e buio corridoio in un immenso ospedale padovano (o patavino, che dir si voglia), oltre una porta bianca ma scura, in una sala parto illuminata ma ombrosa, assistita da un medico, da un'infermiera e di un narcotrafficante boliviano che passava di lì per caso, una donna partoriva con dolore. Lei era bella, bionda, alta, nel fiore degli anni e nell'apice della sua carriera. Era sposata con un ricco e potente lobbista che possedeva anche alcune piantagioni di cotone nel sud degli Stati Uniti e una vigna nei dintorni di San Vito di Leguzzano da cui si ricavava un vino che veniva chiamato "cinque-ore-di-stordimento-totale" per motivi piuttosto intuibili. La donna si chiamava Isabella Gertrude Bubba Jennifer Giulia Carletti. L'uomo si chiamava Mario Rossi. Il figlio che sarebbe nato nei successivi cinque minuti si sarebbe chiamato Ugo Hugo Rossi Carletti e avrebbe avuto come padrino il narcotrafficante che passava di lì per caso.
Qualche ora dopo un'altra donna partoriva nella medesima sala parto. Non era alta, non era bionda. Era abbastanza bella, però. Il suo nome non lo ricordo (in realtà non ve lo voglio dire), ma lei era mia madre. Tu-du-du-dum... E fu così che il perfido & affascinante CosimoAntiBlogger venne al mondo.
Passai i primi giorni della mia vita a fare esperienze del mondo, distruggendo tutto quello che mi veniva messo a portata delle mie tozze braccine lardose e bevendo litri e litri di latte materno. Rischiai di morire per la prima volta a quaranta giorni di età, in circostanze che non voglio descrivere. Per fortuna, ero ancora troppo attaccato alla vita per dire addio a questo mondo, per cui mi sono salvato la pellaccia e, per dimenticare lo spavento, sono andato a ubriacarmi di spritz. Beh, forse non è andata proprio così.
Diventato un po' più grandicello, riuscii a uscire dalla mia dipendenza dalla tetta materna e cominciai, finalmente, a mangiare cibo solido - il pessimo cibo solido cucinato da mia madre. Vissi un infanzia tutto sommato allegra e spensierata, ancora ignaro delle sfighe della vita e del fatto che il prezzo di Topolino sarebbe aumentato di più del 100% nel giro di una decina d'anni.

-FINE PRIMO EPISODIO-

La narrazione del perchè Cosimo non ha postato negli ultimi 9 giorni continuerà nei prossimi post - restate con noi!

Note (che metto solo perchè mi piace scrivere delle cose con un carattere più piccolo di altre):
prima e unica: il pazzo ubriacone nella foto scattata dietro alle poste (in quello che viene da alcuni chiamato "l'angolo bongio") è Danieli. Già, proprio lui.

mercoledì 16 aprile 2008

Bah

Era un po' di tempo che volevo dare a uno dei miei post la mia parola preferita come titolo, ed ora mi sembra sia finalmente giunto il momento di farlo. "Bah" è la parola che meglio riesce a ritrarre questo momento di confusione e incertezza che pare attraversare la vita di tutti noi Italiani in generale (hanno vinto Loro, quant'è vero che dio non esiste!*), e del sottoscritto in particolare. Come sempre, come sapete, come sperate e come è consuetudine, non mi soffermerò a raccontarvi le mie fottutamente insignificanti faccenduole private, che ben poco hanno a che fare con lo spirito AntiBlogger. Mi limiterò ad utilizzare tali avvenimenti come spunto per una riflessione che - spero - riesca ad essere il più universale possibile. La riflessione è la seguente: in seguito a un periodo di spasso continuo e allo stato puro, l'uomo medio subisce un duro colpo quando, improvvisamente, torna ad avere a che fare con la sua quotidianità. Per tanto, cerca di prolungare il periodo "eccezionale" senza, ovviamente, avere la reale possibilità di farcela. L'uomo medio, quindi, si trova non solo a soffrire della tipica forma di depressione che chiameremo, ad esempio, "post gita", ma anche (e di conseguenza) a trascurare aspetti forse fondamentali della (odiata?) quotidianità - per esempio lo studio.
Detto questo, è anche vero che passati un paio di giorni le cose dovrebbero essere sistemate, l'uomo medio dovrebbe essere di nuovo carico, inserito nella quotidianità, incastrato negli ingranaggi della routine. Questo vale per l'uomo medio in tempi normali. Ma non vale per l'elettore (o il futuro elettore) di centrosinistra in tempi di elezioni politiche e amministrative 2008. Quelle ti danno una mazzata. Ti danno una mazzata di quelle forti. Non ti bastano due giorni per riprenderti, e forse neanche cinque anni, perchè magari poi vincono di nuovo loro. Ti prende un'angoscia pazzesca: cosa faranno? dove finirà il mio paese? quanto ruberanno? perchè li hanno votati? perchè? PERCHÈ?
Queste sono le cose che deprimono un uomo. Oggi ho incontrato Niccolò al Cance. Era in uno stato di coma simile alla sbronza, quasi non lo si riconosceva. Per i primi dieci minuti che ci siamo parlati non ha neppure avuto la forza di lamentarsi, di attaccare il PD (lui è uno dei compagni che sbagliano di SD). Poi si è sfogato, almeno un po', ma non mi ha mai dato del democristiano. Neppure una volta. Fidatevi, doveva stare proprio male.
Certo, per loro è peggio. Fuori da Camera e Senato, coi sondaggi che fino al giorno prima li davano sull'8%. Ma quando Sparta piange, Atene non ride. E con questa sentenza motteggiante o motto sentenziante, io vi saluto e vi mando tutti AFFANCULO! ITALIANI SIETE UN POPOLO DI COGLIONI!

Note:
* la frase, di stampo ateistico, può essere riformulata in chiave agnostica:
hanno vinto loro, quant'è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile. Poi, se proprio volete, c'è anche la versione per i credenti, ma penso che ci arriviate.
L'uso dell'iniziale minuscola per la parola "dio" non è casuale. Costituisce, un po' come le bestemmie, un atto di ribellione nei confronti dell'autorità e della tradizione (umane).

L'insulto finale non è rivolto a tutti i lettori di questo post, ma solo a coloro che in qualsiasi modo hanno contribuito alla vittoria del nano malefico.

Nel caso ve lo stiate chiedendo: sì, la mia foto in alto a sinistra è stata messa apposta per provocare in voi sensazioni quali: disgusto, divertimento, ribrezzo, ilarità, disorientamento, paura o desiderio.