mercoledì 14 ottobre 2009

Unipd e i quaranta ladroni

La vita dell'universitario medio è piena di problemi. Ve ne elencherò alcuni, giusto perchè in questo momento (mentre attendo la fine di un apparentemente interminabile download) non trovo niente di meglio da fare.
  1. Il treno: è raramente in orario, è spesso olfo di gente e non è mai in partenza dal binario che ti aspetteresti. Ma questo già si sa. Quello che forse non tutti sanno è che su alcuni regionali (quelli a minore frequentazione, ovviamente, e dunque dislocati in fasce orarie inusuali) è possibile trasportare la propria bicicletta caricandola nell'apposito vagone - che è sempre in testa o in coda. Fantastico, se non fosse per lo spropositato supplemento che la quanto mai simpatica Trenitalia ha deciso di far pagare per questo servizio. Per intenderci, più del 150% del costo del biglietto per una persona.
  2. I controllori: questi meritano un punto a parte, in quanto costituiscono una delle peggiori (e probabilmente più frustrate) razze umane esistenti. Non sono tutti malvagi, è chiaro, ma il loro vano tentativo di far applicare le assurde regole imposte da mamma Trenitalia non può risultare altro che patetico e, diciamocelo, fastidioso.
  3. La mensa: c'è la fila e, come ci si può aspettare, non si mangia proprio da signori. Ad onor del vero, tuttavia, devo ammettere che non si mangia neppure da cani. E il rapporto qualità/prezzo, tutto sommato, risulta piuttosto soddisfacente.
  4. Le lunghe distanze: Padova è grande e le mie gambe sono già stanche. Tuttavia, esclusa l'ipotesi "bici" (vedi punto 1), non resta che prepararsi psico-fisicamente ad un inverno di gelide scarpinate. Hop, hop!
  5. Le lezioni: fin troppo differenziate, per argomento e per difficoltà. Si passa dall'insulsaggine più clamorosa alla più stupefacente novità.
  6. I compagni (o, come li si dovrebbe chiamare, i "colleghi"): non sono proprio per nulla "compagni", almeno non secondo i significati più comuni del termine.
  7. I costi: sono elevati.
  8. Il riposo: è scarso.
Mi manca un po' il liceo.
Sembrerà strano, ma mi mancano in particolare le materie umanistiche.

10 commenti:

  1. sono la mari.
    dopo "i costi: sono elevati" ci andava un punto, non un punto e virgola :)

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  2. 1. Esistono delle biciclette pieghevoli atte allo scopo specifico di essere trasportate in treno senza la seccatura di incorrere in sovrapprezzi del biglietto. Abbastanza piccole, avranno ruote sui neanche 30cm diametro.
    2. Non capisco perché debba essere fastidioso. Ciò che fanno è cosa buona e giusta. Peraltro con me son stati buoni, quella volta che non ho timbrato il biglietto (perché l'infernale macchinetta obliteratrice non andava).
    3. Agree
    4. Quanta strada hai da fare in una giornata media?
    5. Tipico dei primi anni, da quanto ho capito. Più avanti tutto comincerà ad avere più senso.
    6. Perché, come sono lì a Statistica?
    7. Il treno è caruccio, in effetti
    8. Che orari fai?

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  3. Addendum alla 1:
    magari è però il caso di informarsi anticipatamente presso Trenitalia circa l'attuale trasportabilità senza sovrapprezzi, qualora fossi davvero interessato all'acquisto.

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  4. ma sbaglio o ischuros è il tipico Cagacazzi Infernale? elemento di punta del Grande Esercito dei Cagacazzi?

    la bici lasciala legata a padova, magari nel parcheggio custodito, o comprati una bici da clown.

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  5. P.S.
    i controllori, nonchè coloro che più di ogni altra cosa desiderano il potere, sono notoriamente stronzi. o, nell'eventualità opposta, di un'ironia ebete.
    troppi trascorsi da elencare.
    inutile tentare di affermare il contrario.

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  6. Questo signor "il." mi sta simpatico.

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