mercoledì 16 dicembre 2009

Opposizione politica VS violenza fisica

Anche se non credo che a qualcuno possa interessare il mio pensiero riguardo a quanto avvenuto il 13 Dicembre scorso a Milano, avverto una sorta di "bisogno civico" di esprimere la mia personale e sincera solidarietà umana a Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro Paese. E questo perchè, a differenza di coloro i quali hanno aderito in questi ultimi giorni ai molti gruppi su Facebook nati a sostegno di Massimo Tartaglia e del suo folle gesto, io riesco ancora a distinguere tra opposizione politica e violenza fisica. E riesco a cogliere la gravità di questo fatto, un'aggressione fisica ad una delle quattro più alte cariche dello Stato. Potrà essere il più grande stronzo di questa terra, uno sbruffone, un "mafioso", un corruttore, un fascista, un viveur della peggior specie, un ignorante, un cafone, un pessimo politico e uno che ha sempre fatto i suoi interessi; ma, nel momento in cui un folle lo colpisce in faccia con una spigolosa riproduzione del Duomo di Milano, è solo il Presidente del Consiglio. Rappresenta un istituzione.
Perciò ho molto apprezzato la visita di Pierluigi Bersani, segretario del partito a cui sono iscritto e in cui (compatibilmente con la mia vergognosa pigrizia) milito sin dalla sua nascita, all'ospedale San Raffaele e i brevi interventi di Filippo Penati alla puntata dell'Infedele di due giorni fa.
Detto questo, non voglio entrare nel merito della discussione pseudopolitica che ha seguito il fatto, sul "clima politico", sui "mandanti costituzionali", sui "responsabili politici" e, successivamente, sulle successive allucinanti dichiarazioni del Ministro dell'Interno Maroni. Non è di mio gradimento, dunque non ne parlerò.

Quando ho iniziato a scrivere questo post, dieci minuti fa, mi chiedevo che titolo avrei potuto dargli. Non sono riuscito a trovarne uno migliore di quello che leggete in cima.

7 commenti:

  1. bravissimo cosimo la penso esattamente come te!! bavo!! Gaia

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  2. ottimo! ma non mi piace "potrà essere", meglio potrebbe essere

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  3. Difendo il mio "potrà" dalle critiche di ogni anonimo di questo pianeta.

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  4. Direi più che altro che, quando lo si colpisce in faccia con un oggetto contundente, è solo una persona, e in quanto tale è ingiustificabile ogni violenza su di essa.

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  5. Essendo la Presidenza del Consiglio un'importante istituzione statale, una violenza fisica applicata all'uomo che la rappresenta assume rilevanza e gravità particolari e, in un certo senso, ben maggiori; questo perchè costituisce un attacco ad una parte (importante, lo ripeto) dello Stato.

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