sabato 17 settembre 2011

La pagella dell'ignorante: "Neighborhoods" by Blink 182

ghost on the dance floor: ? (non so perchè, ma quando provo ad ascoltarla finisco inevitabilmente per concentrarmi su qualcos'altro)
natives: 7,5 (probabilmente la più "punk" dell'album e, a mio parere, la migliore)
up all night: 6 (da un singolo ci si aspetta mooolto di più)
after midnight: 5
snake charmer: 5,5
heart's all gone: 7 (peccato per la seconda parte, avrebbero potuto aggiungere una strofa!)
wishing well: 6,5 (ma solo per il ritornello..)
kaleidoscope: 4 (non ha veramente niente da dire!)
this is home: 6 (temo di non averla capita XD)
mh 4.18.2011: 4,5 ("Hold on, the worst is yet to come": appunto)
love is dangerous: 7
fighting the gravity: 5 (anche se in fondo è soltanto un pezzo di cornice che può anche starci, nell'economia dell'album)
even if she falls: 7 (una chiusura più che decente per un album che continua a non dirmi granché)

Ps: scusate per la pessima formattazione, ma sono in piena sessione d'esame!

venerdì 2 settembre 2011

Perle ai porci

Jack Calcetto: dopo il giorno, disse il viandante, stanne certo, verrà la notte.

Niccolò Fabris: chi si addormenta col culo che prude, disse il saggio, stanne certo, si risveglia col dito che puzza.

giovedì 1 settembre 2011

Qualcosa è andato storto


(Eminem e Snoop Dogg, quando fanno queste cazzate, le fanno almeno con delle fighe).

martedì 23 agosto 2011

domenica 20 febbraio 2011

Le letture di Aronne (1)

Da "Prigioni", raccolta di versi di Pietro Gori


Cuique...
O tu, che leggi i miei poveri versi,
cercando in essi il blando idillio, e speri
scovrir la traccia di amori sommersi tra i miei pensieri,

O tenti intravedere, oltre i segreti
affetti, i fili d'una treccia bionda,
o una pupilla, che a l'amante lieti raggi profonda:

Senti! il profilo del le donne amate
io non lo vendo in pallidi elzeviri,
nè so fondere in rime zuccherate i miei sospiri.

Ma sdegni alteri - e non per mio diletto -
come strali ribelli al mondo io vibro;
lettor mio buono, acconciati al soggetto, o getta il libro.

Milano, 1891.

mercoledì 9 febbraio 2011

Ieri sera avevo intenzione di partecipare a una cena vegana.
Alla fine, tuttavia, mi sono ritrovato seduto dentro a un McDonald's, col mio bel Big Mac Menu Maxi ordinatamente disposto sul vassoio di plastica.
Succede.

martedì 1 febbraio 2011

Antincipit

Era una notte buia e tempestosa.
Anzi no.

Era una notte buia e tempestosa.
Che poi di notti luminose ne ho viste ben poche.

Era una notte buia e tempestosa.
E avevo lasciato a casa l'ombrello.

Era una notte buia e tempestosa.
E allora?

Era una notte buia e tempestosa.
Ed Egli disse: "che luce sia!". E luce fu.

Era una notte buia e tempestosa.
Pensa un po'!

Era una notte buia e tempestosa.
Scazzi per i senzatetto.

Era una notte buia e tempestosa.
No, aspetta: era tua madre.

Era una notte buia e tempestosa.
Poi è passata.

Era una notte buia e tempestosa.
Fin qui, niente di nuovo.

Era una notte buia e tempestosa.
Ma qualcuno cantava: "Here comes the sun, turudududu."

Era una notte buia e tempestosa.
Poi, all'improvviso, ho cambiato idea.

Era una notte buia e tempestosa.
Perchè no?

Era una notte buia e tempestosa.
Un buon motivo per starsene a letto.

Era una notte buia e tempestosa.
E tu?

Era una notte buia e tempestosa.
E vissero tutti felici e contenti.

Era una notte buia e tempestosa.
Nel frattempo, agli antipodi il sole splendeva sulle dolci colline della Nuova Zelanda.

Era una notte buia e tempestosa.
Sopra quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno.

Era una notte buia e tempestosa.
E anch'io non mi sento troppo bene.

Era una notte buia e tempestosa.
Ma il punk non è morto.

Era una notte buia e tempestosa.
Sì, ne sono piuttosto sicuro.

Era una notte buia e tempestosa.
Tu e la tua dannata passione per il campeggio!


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