mercoledì 30 aprile 2008

Is anybody goin' to listen to my story?

Attenzione - questo post ha un'alta percentuale di contenuti emo. Se siete emosensibili, non leggetelo. Se siete emo, girate al largo. Se vi chiamate Ugo, mordetevi la mano destra.

A story about a man who is hated.
An'... no one knows what is like to be hated... to be fated
To telling only lies.


Forse non tutti mi odiano...
Torre è una persona poco seria che non riesce a vedere come stanno le cose - o forse non vuole farlo.
Ma in fondo lo capisco: un terrone nel profondo Nord, un uomo di sinistra in una città di destra (?).
Lo capisco ma non lo giustifico. E non l'ho studiato perchè non lo ritenevo giusto.
Eccheccazzo.
E, stavolta, quanto è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile, ho ragione.
Del resto, se piove noi ci bagneremo.
Feelin' so Penk.

7 commenti:

  1. Torregrossa è un uomo, uno solo. Da qui a dire che sei odiato, in senso del tutto lato, ce ne passa. A meno di non voler fare dell'astio del professore un autentico dramma, ma questo tradirebbe il fatto che lui e le sue opinioni conservano per te una certa qual rilevanza.
    Non capisco te che dai del terrone a qualcuno, detto sinceramente. Non è ammissibile da un contadinotto retrivo, men che meno da un individuo figlio di gente istruita e che si dichiara di sinistra.
    Altrettanto indebito da parte tua è dire che nessuno sa com'è essere odiati. Che cristo ne sa tu di com'è essere odiati?

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  2. a "m": non è che tu pensi di essere odiato per caso..........vero?

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  3. @ M: immaginavo che non avresti capito. Che avresti frainteso. So anche che probabilmente non leggerai questo mio commento in risposta al tuo. In ogni caso, vorrei provare a puntualizzare alcune cose.
    Intanto, quando do del "terrone" a Torregrossa non lo faccio con intento offensivo, chiaramente. Dico che "lo capisco", presumo che sia un po' così che si sente: un pesce fuor d'acqua.
    Per quanto riguarda la tua altra critica, non vedo dove stia il problema: ho detto che nessuno sa com'è essere odiati. E da questo direi che si deduce molto facilmente che non lo so neanche io. Dov'è il problema?

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  4. @s: No, non mi sento odiato.
    Ah, lasciamelo dire, aggiungere puntini a profusione non rende un messaggio migliore.

    @C: Capisco. Dovevo immaginarlo che non fosse in senso dispregiativo, la circostanza inganna.
    Se qualcuno ti odia e hai una forma di attività mentale sufficientemente sviluppata, hai anche una tua percezione di com'è essere odiati. E ciò lo conferma il fatto che vieni qui a descriverti come 'uomo che è odiato'.
    Se ne desume che la frase 'nessuno sa com'è essere odiati' deve escludere te stesso, altrimenti genera forti crisi d'identità.

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  5. @ M: sei molto sottile, ma non trovo molto convincente il passaggio in cui dici che "Se qualcuno ti odia e hai una forma di attività mentale sufficientemente sviluppata, hai anche una tua percezione di com'è essere odiati". Perchè mai dovrebbe essere così? Uno può anche sapere di essere odiato senza sapere come è odiato. Esattamente come uno può sapere che davanti a lui c'è un uomo girato di spalle e, al tempo stesso, non sapere di che colore quell'uomo abbia gli occhi. O no?

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  6. @C: No.
    Esserci per una sensazione significa essere sentita, inevitabilmente in un certo modo, per definizione stessa di 'sensazione'. Quindi la sensazione di essere odiato e sentire - in quel modo - di essere odiato coincidono.
    Incappi in un paralogismo a dire che uno può non sapere come è odiato 'esattamente come uno può sapere che davanti a lui c'è un uomo girato di spalle e, al tempo stesso, non sapere di che colore quell'uomo abbia gli occhi'. Perché, chiedendoti come è la persona, invece di come è la sensazione di avere davanti quella persona, riferisci il come alla realtà esterna e non alle sensazioni provate dal soggetto.
    E' la stessa differenza che passa tra chiedersi com'è essere odiati (nel titolo: what is like to be hated) e come si è odiati (nell'ultimo commento).

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  7. Postilla:
    Ed è ovvio che tu non possa dire niente , se il come lo riferisci al mondo esteriore, mentre puoi rispondere benissimo se ti chiedi come sono le tue personali sensazioni. Le quali ci sono, e sono in un certo modo, come detto prima.
    QED

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