mercoledì 30 aprile 2008

Is anybody goin' to listen to my story?

Attenzione - questo post ha un'alta percentuale di contenuti emo. Se siete emosensibili, non leggetelo. Se siete emo, girate al largo. Se vi chiamate Ugo, mordetevi la mano destra.

A story about a man who is hated.
An'... no one knows what is like to be hated... to be fated
To telling only lies.


Forse non tutti mi odiano...
Torre è una persona poco seria che non riesce a vedere come stanno le cose - o forse non vuole farlo.
Ma in fondo lo capisco: un terrone nel profondo Nord, un uomo di sinistra in una città di destra (?).
Lo capisco ma non lo giustifico. E non l'ho studiato perchè non lo ritenevo giusto.
Eccheccazzo.
E, stavolta, quanto è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile, ho ragione.
Del resto, se piove noi ci bagneremo.
Feelin' so Penk.

martedì 29 aprile 2008

ABBIAMO VINTO!!!

ACHILLE VARIATI TRIONFA! VICENZA È FINALMENTE NOSTRA!

domenica 27 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni - Terzo Episodio

Riassunto degli episodi precedenti: Cosimo nasce e poi cresce. Per i dettagli, leggetevi gli episodi precedenti (primo, secondo).

TERZO EPISODIO
La sfiga mi perseguita, è proprio vero. Avevo scritto un terzo episodio da paura, ma non so come si è cancellato da solo all'improvviso, senza apparente motivo. Vaffanculo. Provvederò a scriverne una versione alternativa, prima o poi.
Questo è ciò che rimane del post originale:
"Se vi state chiedendo cosa sia il Pastafarianesimo, cliccate qui. Trovete delle risposte.
Come avrete notato, il primo e l'ultimo episodio di questa bella storia sono scritti in prima persona, mentre il secondo in terza. Questo perchè il primo e l'ultimo sono in realtà degli estratti dal diario segreto segretissimo di reggolBitnAomisoC, il gemello malvagio di CosimoAntiBlogger.
Qualsiasi rifermento a persone o enti realmente esistenti è sicuramente casuale e non voluto - o forse sì."

Guardatevi tutti anche Across The Universe, oltre che Shine A Light. Questo per ristabilire la par condicio tra Rolling e Fab4.

sabato 26 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni - Secondo Episodio

Riassunto dell'episodio precedente: Cosimo nasce in un luogo dimenticato da (Ronnie James) Dio da una coppia di genitori dalla ferrea morale ma dediti all'alcolismo e cresce in una piccola casa di un piccolo villaggio nella campagna lussemburghese. All'età di cinque anni strangola il fratello neonato nel tentativo di mantenere il suo status di figlio unico. I suoi perfidi genitori, tuttavia, si vendicano e nel giro di nove mesi un nuovo mostro viene alla luce. Il maledetto questa volta è più grosso e il piccolo e gracile Cosimo non riesce a sopprimerlo ed anzi perde due dita nello scontro. Rassegnato alla convivenza con il nano rompicoglioni, il nostro eroe si consola ricordando ai suoi malvagi genitori che rimane pur sempre il primogenito.
Chi non fosse troppo sicuro che questo sia effettivamente il riassunto dell'episodio precedente, è invitato a notare come nel Primo Episodio, ad un certo punto, si legga chiaramente "visse un'infanzia tutto sommato allegra e spensierata".

SECONDO EPISODIO
Divenuto ormai un ometto, il prode Cosimo cominciò ad interessarsi d'arte e di letteratura e, dopo un breve periodo di studio dei classici da autodidatta, pubblicò la sua prima e unica opera intitolata "Quando prinìpi balena guardarono jump in una notte di luna blu", un carme in strofe saffiche con accompagnamento di xilofono previsto per la rappresentazione teatrale. Quello che probabilmente dove essere stato inteso da Cosimo come l'estremo tentativo di creare una forma d'arte nuova e onnicomprensiva si tradusse, incredibilmente, in quella che fu definita "la più spregevole porcata del secolo" o anche "qualcosa di paragonabile a un calcio nelle palle". Fu, dunque, un flop del tutto imprevisto ed inspiegabile, di fronte al quale la ragione umana può solo chinare il capo, deporre le armi e sputare il chewing gum. Pare, tra l'altro, che solo una decina di persone oltre all'autore abbiano avuto il coraggio di iniziare a leggere il testo dell'opera dopo essersi scontrati con l'assoluta insensatezza del titolo.
Abbandonata la Musa poetica e compiuti i dieci anni d'età, il bel Cosimo cominciò a svolgere svariati lavori manuali nel tentativo di raggiungere l'indipendenza economica e di pagare i numerosi debiti che il fratello aveva accumulato in un periodo di strani traffici con persone poco raccomandabili.
Presi i voti presso l'ordine dei frati cappuccini nella speranza che questo gli garantisse delle colazioni omaggio, l'adolescente Cosimo ebbe vari momenti di crisi spirituale, l'ultimo dei quali lo portò a maturare un profondo sentimento d'odio per gli uomini che si tingono i capelli.

-FINE SECONDO EPISODIO-

Seguite numerosi il racconto della vita del vostro AntiBlogger preferito!
E andate a vedervi Shine A Light - quel film è una bbomba.

venerdì 25 aprile 2008

Perchè Cosimo non ha postato per 9 giorni (e probabilmente nessuno di voi ne ha sentito la mancanza)

Vi devo chiedere scusa per non aver più postato (dal sedici Aprile, mica scherzi). Del resto, essendo questo un'Anti-Blog e per di più scarsamente frequentato, credo di non aver rovinato la vita a nessuno deponendo la tastiera per una decina di giorni. Tuttavia, la mia alta consapevolezza morale e il sommo rispetto che nutro per i miei venticinque lettori mi spingono, con forza e ferrea determinazione, a genuflettermi e prostrami ai vostri piedi. Io, il Menestrello, il Giullare, ho trascurato i miei compiti (anzi, il mio unico compito - cioè quello di scrivere cazzate) per ben 9 lunghi e freddi giorni. Scusatemi. Ve lo chiedo umilmente.

Conclusa questa breve (ma forse troppo lunga) parentesi di vaneggiamenti di un uomo che aveva detto addio alla sua dignità troppo tempo fa, posso spiegarvi, se volete, perchè in questi nove giorni non ho più aggiornato questo bell'Anti-Blog (che, tra l'altro, viene sempre più spesso criticato, sbeffeggiato e, ancora peggio, comparato a un normalissimo blog). Mettetevi comodi, prendetevi un po' di pop corn oppure uno spritz e preparatevi ad ascoltare una lunga storia.

Tutto ebbe inizio nel lontano 1990, in un freddo e piovoso giorno d'autunno pochi giorni prima della festa pagana chiamata "àllouin". Alla fine di un lungo e buio corridoio in un immenso ospedale padovano (o patavino, che dir si voglia), oltre una porta bianca ma scura, in una sala parto illuminata ma ombrosa, assistita da un medico, da un'infermiera e di un narcotrafficante boliviano che passava di lì per caso, una donna partoriva con dolore. Lei era bella, bionda, alta, nel fiore degli anni e nell'apice della sua carriera. Era sposata con un ricco e potente lobbista che possedeva anche alcune piantagioni di cotone nel sud degli Stati Uniti e una vigna nei dintorni di San Vito di Leguzzano da cui si ricavava un vino che veniva chiamato "cinque-ore-di-stordimento-totale" per motivi piuttosto intuibili. La donna si chiamava Isabella Gertrude Bubba Jennifer Giulia Carletti. L'uomo si chiamava Mario Rossi. Il figlio che sarebbe nato nei successivi cinque minuti si sarebbe chiamato Ugo Hugo Rossi Carletti e avrebbe avuto come padrino il narcotrafficante che passava di lì per caso.
Qualche ora dopo un'altra donna partoriva nella medesima sala parto. Non era alta, non era bionda. Era abbastanza bella, però. Il suo nome non lo ricordo (in realtà non ve lo voglio dire), ma lei era mia madre. Tu-du-du-dum... E fu così che il perfido & affascinante CosimoAntiBlogger venne al mondo.
Passai i primi giorni della mia vita a fare esperienze del mondo, distruggendo tutto quello che mi veniva messo a portata delle mie tozze braccine lardose e bevendo litri e litri di latte materno. Rischiai di morire per la prima volta a quaranta giorni di età, in circostanze che non voglio descrivere. Per fortuna, ero ancora troppo attaccato alla vita per dire addio a questo mondo, per cui mi sono salvato la pellaccia e, per dimenticare lo spavento, sono andato a ubriacarmi di spritz. Beh, forse non è andata proprio così.
Diventato un po' più grandicello, riuscii a uscire dalla mia dipendenza dalla tetta materna e cominciai, finalmente, a mangiare cibo solido - il pessimo cibo solido cucinato da mia madre. Vissi un infanzia tutto sommato allegra e spensierata, ancora ignaro delle sfighe della vita e del fatto che il prezzo di Topolino sarebbe aumentato di più del 100% nel giro di una decina d'anni.

-FINE PRIMO EPISODIO-

La narrazione del perchè Cosimo non ha postato negli ultimi 9 giorni continuerà nei prossimi post - restate con noi!

Note (che metto solo perchè mi piace scrivere delle cose con un carattere più piccolo di altre):
prima e unica: il pazzo ubriacone nella foto scattata dietro alle poste (in quello che viene da alcuni chiamato "l'angolo bongio") è Danieli. Già, proprio lui.

mercoledì 16 aprile 2008

Bah

Era un po' di tempo che volevo dare a uno dei miei post la mia parola preferita come titolo, ed ora mi sembra sia finalmente giunto il momento di farlo. "Bah" è la parola che meglio riesce a ritrarre questo momento di confusione e incertezza che pare attraversare la vita di tutti noi Italiani in generale (hanno vinto Loro, quant'è vero che dio non esiste!*), e del sottoscritto in particolare. Come sempre, come sapete, come sperate e come è consuetudine, non mi soffermerò a raccontarvi le mie fottutamente insignificanti faccenduole private, che ben poco hanno a che fare con lo spirito AntiBlogger. Mi limiterò ad utilizzare tali avvenimenti come spunto per una riflessione che - spero - riesca ad essere il più universale possibile. La riflessione è la seguente: in seguito a un periodo di spasso continuo e allo stato puro, l'uomo medio subisce un duro colpo quando, improvvisamente, torna ad avere a che fare con la sua quotidianità. Per tanto, cerca di prolungare il periodo "eccezionale" senza, ovviamente, avere la reale possibilità di farcela. L'uomo medio, quindi, si trova non solo a soffrire della tipica forma di depressione che chiameremo, ad esempio, "post gita", ma anche (e di conseguenza) a trascurare aspetti forse fondamentali della (odiata?) quotidianità - per esempio lo studio.
Detto questo, è anche vero che passati un paio di giorni le cose dovrebbero essere sistemate, l'uomo medio dovrebbe essere di nuovo carico, inserito nella quotidianità, incastrato negli ingranaggi della routine. Questo vale per l'uomo medio in tempi normali. Ma non vale per l'elettore (o il futuro elettore) di centrosinistra in tempi di elezioni politiche e amministrative 2008. Quelle ti danno una mazzata. Ti danno una mazzata di quelle forti. Non ti bastano due giorni per riprenderti, e forse neanche cinque anni, perchè magari poi vincono di nuovo loro. Ti prende un'angoscia pazzesca: cosa faranno? dove finirà il mio paese? quanto ruberanno? perchè li hanno votati? perchè? PERCHÈ?
Queste sono le cose che deprimono un uomo. Oggi ho incontrato Niccolò al Cance. Era in uno stato di coma simile alla sbronza, quasi non lo si riconosceva. Per i primi dieci minuti che ci siamo parlati non ha neppure avuto la forza di lamentarsi, di attaccare il PD (lui è uno dei compagni che sbagliano di SD). Poi si è sfogato, almeno un po', ma non mi ha mai dato del democristiano. Neppure una volta. Fidatevi, doveva stare proprio male.
Certo, per loro è peggio. Fuori da Camera e Senato, coi sondaggi che fino al giorno prima li davano sull'8%. Ma quando Sparta piange, Atene non ride. E con questa sentenza motteggiante o motto sentenziante, io vi saluto e vi mando tutti AFFANCULO! ITALIANI SIETE UN POPOLO DI COGLIONI!

Note:
* la frase, di stampo ateistico, può essere riformulata in chiave agnostica:
hanno vinto loro, quant'è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile. Poi, se proprio volete, c'è anche la versione per i credenti, ma penso che ci arriviate.
L'uso dell'iniziale minuscola per la parola "dio" non è casuale. Costituisce, un po' come le bestemmie, un atto di ribellione nei confronti dell'autorità e della tradizione (umane).

L'insulto finale non è rivolto a tutti i lettori di questo post, ma solo a coloro che in qualsiasi modo hanno contribuito alla vittoria del nano malefico.

Nel caso ve lo stiate chiedendo: sì, la mia foto in alto a sinistra è stata messa apposta per provocare in voi sensazioni quali: disgusto, divertimento, ribrezzo, ilarità, disorientamento, paura o desiderio.

domenica 13 aprile 2008

Gita finita: magari me lo sono inventato

Una gita è sempre una gita. Nemmeno i più sfigati non si divertono in una gita scolastica. Nemmeno i professori, che spesso rompono le palle più del necessario, tornano a casa scontenti. E nemmeno l'autista, anche se particolarmente incazzoso e attaccato al suo pullman, riesce a restare burbero per tutto il viaggio. Be', forse lui sì.
In una gita scolastica saltano tutte le distinzioni, classificazioni e divisioni che esistono solitamente. Non c'è più il Secchione, il Lecchino, lo Sfigato o il Fighetto - più o meno ed entro certi limiti. Però di sicuro si è tutti più simpatici, nel senso etimologico del termine. Tutto si mescola, nascono nuove amicizie o intese di vario tipo, eccetera eccetera.
Però quello che succede in gita resta in gita. Al ritorno, molto (tutto?) si dissolve, viene dimenticato. Le categorie ritornano e quella comunità che si era costituita là si spezza in un istante, all'uscita del pullman. Quel clima di allegria perpetua, di cazzeggio generalizzato, di festa continua, che tiene svegli tutti anche quando il sonno tende all'infinito; ecco quel clima muta, e il divertimento torna ad alternarsi alla noia. Forse le gite non cambiano più di tanto le persone. Forse costituiscono una specie di sogno ad occhi aperti prolungato, destinato a svanire al ritorno a casa. Più o meno. Ed entro certi limiti.

In ogni caso, magari me lo sono inventato.