domenica 25 maggio 2008

La domenica mattina

La domenica mattina
voglio stare nel mio letto
è necessaria un'aspirina
per non diventare matto

Così cantavano i Matrioska, ed era l'autunno 2002. Le loro parole, tuttavia, risultano molto attuali in questa uggiosa domenica mattina dell'estate (?) 2008. Penso che tutti noi vogliamo restare nel nostro letto, almeno fino alle tre di pomeriggio. Sull'aspirina non sono tanto d'accordo: al momento preferirei qualcosa per il mal di gola, ma non fa niente.

La domenica mattina che sogno:
La domenica che sogno inizia alle tre/quattro di pomeriggio, quando l'ossigeno contenuto nella mia camera si è consumato del tutto e la concentrazione di anidride carbonica è salita oltre l'immaginabile (per info sulla normale composizione dell'aria, clicca qui). Prima di morire soffocato, sono costretto ad alzarmi e aprire la porta e la finestra. Nella domenica che sogno, fuori c'è il sole, gli uccellini cinguettano, le api fanno il miele e una gran gnocca entra in camera mia fumando una sigaretta col bocchino (che fa molto chic ma anche kitsch).

Lei mi dice: "senti un po'
questa notte è stato bello"
Non ricordo non lo so

La domenica mattina che è:
La domenica mattina che è inizia alle otto/nove di mattina, quando un atroce mal di gola di livello 5 mi sveglia e mi impedisce di riaddormentarmi (per info sul mal di gola, clicca qui). Prima di morire dal dolore, sono costretto ad allungare il braccio per prendere la scatola della Borocillina, farmaco che, in quanto omeopatico, riduce dello 0,4% il maledetto fastidio orale per una durata di più o meno 1' e 32'' - ma questo è ciò che offre la casa. Nella domenica che è, fuori è nuvoloso, gli uccellini probabilmente sono morti uccisi dalle nonsoquante giornate annuali in cui nell'aria di Vicenza ci sono più polveri sottili che azoto, le api fanno il miele ma se lo mangiano pure e mia madre entra in camera mia verso le 11, urlandomi che è tardi e che mi devo alzare.

Che stress.

18 commenti:

  1. Qualcuno in sala si sta chiedendo come tu abbia occupato il tempo dalle 8/9 alle 11.

    o forse, è stato quello impiegato per:
    -allungare il braccio verso la Borocillina
    -aprire la scatola
    -premere sul (nonsocomesichiama) color argento per farne uscire la pastiglia
    -mettere in bocca la succulenta caramella
    -farla sciogliere

    il tutto a velocità bradipo.

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  2. Odio fare metà giornata a letto, la mia domenica ideale vorrebbe cominciare a orari antelucani, ma per cause di forza maggiore ancora non ci riesce.

    @C: per il mal di gola prendi una tazza di latte abbastanza caldo con disciolti un paio di cucchiai abbondanti di miele, è un toccasana.

    @S: blister.

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  3. Già, blister.

    http://www.demauroparavia.it/14665

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  4. Capito. Ma, a voler essere pignoli, non è il blister ad essere "color argento", ma l'alluminio - che, da quello che ho capito, è solo una componente del blister. Tra l'altro, non è la pellicola d'alluminio che si preme per far uscire la pastiglia, quanto piuttosto la parte opposta, in plastica.

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  5. a "m": se non ci fossi bisognerebbe inventarti. sapevo che avresti colmato anche questo dubbio esistenziale...


    siete pignoli. tutti e due.

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  6. Marce, secondo me questa è una dichiarazione d'amore.

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  7. @S: Guarda la cosa sotto la prospettiva globale: ora una persona gode di un'informazione in più. O, se ti infastidisce che qualcuno ti stia a dare nozioni che prima non avevi, allora non dovresti essere a scuola (assumendo che tu ci vada), dove questo avviene regolarmente.

    @C: Sono già abbastanza occupato per conto mio, potrebbe essere un problema trovare tempo da dedicare ad altre questioni.

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  8. a "m": La tua è un'interpretazione personale. Non ho mai detto che mi dia fastidio. Anzi la mia frase non era (se non nella prima parte) neanche ironica. Hai colmato un vuoto gnoseologico. Punto. E' un dato di fatto. Nient'altro. Ti ringrazierei se fossi meno...acido. Fai un sorriso.

    a "C": Hai inteso perfettamente. Sono innamorata persa. Già già. Anzi, grazie per aver infuso in me questa consapevolezza.

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  9. "..se ti infastidisce che qualcuno ti stia a dare nozioni che prima non avevi.."

    @m: Oddea, geniale: si dovrebbe davvero perdere del tempo a pensarci su...

    Cioè, alla fine hai ragione: tu stai facendo un favore, fornendo un'informazione in maniera gratuita, eppure a tale gesto non si reagisce con riconoscenza, quanto piuttosto con stizza..

    Mi viene in mente il discorso del Torre sul tipo che si prodiga nel proprio lavoro, subendo lo scherno dei colleghi lavativi, sebbene a loro non avesse fatto nulla :|

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  10. ma la finite con sta stizza? la mia non era stizza. era un "grazie mi hai colmato un vuoto".

    se poi interpretate in maniera acida le mie frasi mi dispiace, non era quello il mio intento. chiedo venia.

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  11. Sorry, ho postato prima di leggere la tua seconda risposta [tutto perché il cozz vuole accettare lui, i commenti u.u]

    cmq, la conclusione del post mi ha portato a fraintendere il tuo tono :P

    Sono io a chiedere venia ^^

    E cmq, la mia era una riflessione a carattere generale..che partiva da questa particolare esperienza, ma al contempo si presupponeva di superarla...ma vabbé u.u

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  12. @F: Sì, però mi viene in mente anche quel discorso di Resi, che persone preferiscono darsi addosso a vicenda piuttosto di sapere che l'altro ha qualcosa più di loro.

    @S: Vedi, l'iperbole (esistenziale, gnoseologico) tradiva risentimento.
    In ogni caso, sono curioso. Come pensi che possa fare a sorridere?

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  13. a "m": l'iperbole era voluta, ma non per una sorta di risentimento. Chiarito questo, cito da wikipedia:
    "Il sorriso si produce stirando la bocca, inarcando le labbra ed eventualmente mostrando i denti."
    ^^
    e se la tua domanda contenesse altri significati nascosti/ironici/sarcastici/eccetera fammi sapere.

    (sorriso)


    a "F3dR": Insomma...è colpa di Cosimo, alla fine, eheh.
    Cosimo Cosimo....malemalemale.

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  14. @S: grazie per la spiegazione, ma, ehm, lo intendevo invero come approccio alle cose.

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