giovedì 7 febbraio 2008

Ultime da Vicenza

Secondo quanto ci riferisce il nostro inviato, erano le 23.43 di questa notte quando due loschi figuri (probabilmente spie del KGB, a giudicare dal pesante odore di vodka che li circondava come una nube tossica) si introducevano in casa Piddu, in via delle Api n°14 a Vicenza, con il probabile intento di rapire il ricco commerciante di merluzzo sardo (specie protetta ed in via d'estinzione, nonchè unica varietà di merluzzo sviluppatasi nel mediterraneo, ndr), Piergiorgio Piddu. Il signor Piddu, anch'egli, come il suo amato pesce, di origini sarde, è residente a Vicenza dal lontano 1990, quando scappò dalle sua terra a causa di uno scandalo mediatico che coinvolgeva una giovane contorsionista cinese, un pappagallo e un krapfen al cioccolato. Dal momento in cui prese possesso dell'antico palazzo di via delle Api, il signor Piddu fu il contribuente più zelante del comune di Vicenza, si guadagnò la fiducia delle autorità (e in particolare di tutte le giunte di centrodestra che si succedettero ininterrottamente al comando della città) e poté così continuare a gestire i suoi (loschi) affari indisturbato. Purtroppo per lui, la potente mafia russa, dominatrice storica del racket del merluzzo protetto, cominciò a tenere d'occhio i traffici vicentini già dal 2002-03 (secondo una vecchia indagine della Procura di Arezzo) e, evidentemente, iniziò anche ad architettare il sequestro del signor Piddu. Sequestro che sarebbe dovuto avvenire appunto stanotte per opera di due "esecutori", spie del KGB (ipotesi a cui si accennava già sopra) o scaricatori di porto bielorussi, secondo quanto risulta dalle prime indagini. Sequestro che, tuttavia, non è avvenuto, grazie al formidabile intervento delle forze dell'ordine & della pace, guidato dal corpo speciale dell'Esercito Italiano, i PVMA ("Picchiatori Veneti Ma Anche Italici"), precedentemente allertato da una soffiata della Cia, ottenuta, pare, in cambio di 35 pecore calabresi più un capomafia newyorkese latitante in Sicilia, nel paesino d'origine. Al termine di questa bella storia, che potrebbe ricordare una trama di uno scadente telefilm serbo ma che purtroppo si è svolta a pochi passi dalle nostre calde e sicure abitazioni, c'è una scazzottata generale tra neofascio-nazisti e russi (o bielorussi, a questo punto) ubriachi con tanto di manganellate gratuite a un paio di esponenti della SD giovanile cittadina che passavano di lì per caso, il tutto in nome dell'Ordine & della Pace. Dopo aver raccolto i resti degli emissari della mafia dell'Est, la Polizia, giunta sul luogo a cose fatte, ha mandato a casa tutti, mentre i camerata inneggiavano al Duce festosi e festanti in mezzo a cori di "eja, eja..." eccetera. Già che c'erano, tornando a casa i simpatizzanti di Storace hanno: picchiato una vecchietta che cercava di attraversare la strada, dato fuoco ad un gatto nero perchè porta sfiga, dato fuoco ad un piddino perchè alla fine "quei bastardi del PD sono tutti dei comunisti", dato fuoco a un camerata perchè l'avevano scambiato per un piddino, stuprato 12 donne di mezz'età e 44 pecore sarde al pascolo, scritto su 346 muri "Viva il Duce" (in un momento di alta creatività), preso ufficiale possesso di un gran numero di territori che subito sono stati ammessi all'Impero Italico, bevuto 290 litri di birra e tirato 89231 rutti ma di quelli forti come solo gli uomini veri sanno fare. L'ammontare dei danni, calcolato attorno ai 236.000.000 di euro, è stato addebitato al leader dell'opposizione locale, in quanto "Come al solito, sono stati i comunisti a provocare. Era così una volta, era così adesso."
Il signor Piddu ne è uscito, miracolosamente, illeso, anche se pare ci siano stati per lui attimi di terrore, come testimonia la foto scattata dal nostro inviato:

7 commenti:

  1. Per realizzare questo post sono state usate solo risorse eco-compatibili e facilmente deperibili (tra cui: la fervida immaginazione del sottoscritto, un computer fatto di bambù e un mulino a vento per l'energia elettrica). Sono stati inoltre rispettati gli animali e non è stata usata manodopera servile. Per realizzare la foto del signor Piddu è stato utilizzato un modello urugayano (giacca PidduStyle™, t-shirt PidduJeans™ e sciarpa PidduAccesori™) e una pistola giocattolo PidduGiocattoli™.

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  2. sono sconvolta...se avessi un muro scriverei cosimo scemo..e anche questa volta, è un comunista a provocarmi.....

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  3. Brava silvia, hai imparato a non lasciare commenti anonimi.
    E comunque non sono comunista.

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  4. Bella la foto di Ste...ahahahaha
    FraLondon

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  5. Stefano sei bellifffffffimo!!! XD
    maria

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